San Cipriano, polizia smantella videocamere a casa di un sorvegliato

di Nicola Rosselli

poliziaSAN CIPRIANO (Caserta). Antonio Basco, 39 anni, di San Cipriano d’Aversa, noto come “Pagliarone”, aveva l’obbligo di non dotare la propria abitazione di un sistema di videosorveglianza.

Una misura di sicurezza accessoria a quella di sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno per cinque anni a San Cipriano. Invece, gli agenti del commissariato di Aversa, nel corso di una perquisizione nell’ambito dei controlli, ormai quotidiani, che stanno interessando questa zona dell’agro aversano, hanno subito notato quel monitor in cucina che inquadrava l’area di accesso all’abitazione di via Ada Negri. I poliziotti, dopo aver ricordato a Basco, cognato del più famoso Pasquale Spierto, entrambi appartenenti al clan camorristico dei casalesi, fazione Schiavone, il divieto, hanno sottoposto a sequestro l’intero apparato disponendone anche lo smantellamento che è avvenuto seduta stante grazie all’opera di alcuni tecnici fatti giungere sul posto. Non è la prima volta che gli agenti del commissariato aversano dispongono lo smantellamento ed il sequestro di queste apparecchiature che trasformano le abitazioni di boss e gregari dei clan camorristici in fortini iperprotetti non solo da eventuali attacchi o appostamenti da parte di elementi appartenenti ai clan rivali, ma anche da possibili incursioni e controlli da parte delle forze dell’ordine, dando il tempo agli abitanti di organizzare la risposta, nel primo caso, o la fuga, se necessario, nel secondo.

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