CAIAZZO. Pasquale Mone, 95 anni. Ha partecipato anche lui, uno dei pochi reduci di Caiazzo, alla manifestazione organizzata domenica 7 novembre dallAmministrazione per celebrare le Forze Armate e lUnità dItalia.
Una cerimonia iniziata alle 9.30 circa con raduno in piazza Verdi e seguita con la Santa Messa celebrata nella vicina Cattedrale da monsignor Antonio Chichierchia. Un pensiero è andato ai militari che a tuttoggi sono al fronte in nome della patria e ai Caduti di tutte le Guerre perché il Signore li faccia partecipare ha detto il prelato alla pienezza della Redenzione.
La vittoria della Prima Guerra Mondiale del 4 novembre del 1918 e con essa le Forze Armate e lUnità dItalia nel suo 150esimo anniversario sono state ricordate anche con un corteo e con le classiche deposizioni di corone di alloro, nel dettaglio una presso la Cappella Votiva ubicata proprio nel caratteristico centro storico di Caiazzo, laltra ai piedi del Monumento ai Caduti di piazza Portavetere. Non sono mancati un folto gruppo di rappresentanti dellamministrazione comunale, con in prima fila il sindaco Stefano Giaquinto accompagnato dal vicesindaco Tommaso Sgueglia e il primo cittadino baby Vincenzo Manzi e delegati dellassociazionismo locale. Il riferimento va in particolare allAssociazione dei Carabinieri in Congedo e al sodalizio dei Combattenti e Reduci.
clicca per ingrandire |
||
La manifestazione si è conclusa nella Chiesa dellAnnunziata. Il corteo è ritornato infatti al punto di partenza per raggiungere la restaurata e storica struttura che per loccasione ha ospitato una mostra di foto di Caduti, dispersi e rientrati catalogati in ordine alfabetico e per conflitto dal 1915 al 1945. Unesposizione, frutto di un lavoro certosino e meticoloso di Gaetano DAgostino, per dare un volto ai tanti caiatini che hanno sacrificato e dato la loro vita per la Patria, una raccolta di scatti che presto saranno racchiusi hanno anticipato gli amministratori – in una pubblicazione.
Unoccasione per familiari e amici per rendergli onore, un momento dedicato alla memoria perché la memoria ha un grande futuro. E non possiamo non ricordare le forze armate sostiene il sindaco Giaquinto Oggi sono tutori di pace e democrazia, valori fondanti della nostra Nazione.