AVERSA. Dal prossimo anno scolastico la città di Aversa avrà un nuovo istituto comprensivo. Venerdì scorso la giunta regionale, guidata dal governatore Stefano Caldoro, ha dato il via libera alla nascita del comprensivo, costituito dalla scuola media Gaetano Parente e dal primo circolo didattico.
Inoltre, parte del quinto circolo didattico si unisce alla media De Curtis, costituendo un altro istituto comprensivo. E infine, la parte restante del quinto circolo si accorpa al terzo circolo, con la soppressione del quinto circolo didattico, di fatto nato male, così come era diviso a cavallo della città. Dal panorama cittadino, quindi, verranno a mancare il quinto circolo didattico e la scuola media Parente o il primo circolo. Intanto, si andrebbero a formare due nuovi comprensivi, che si aggiungerebbero a quello già esistente (scuola media Domenico Cimarosa più quarto circolo). Per il futuro, sebbene non immediato, un prossimo passo già in cantiere dovrebbe essere quello dellaccorpamento della scuola media Pascoli e del secondo circolo didattico Linguiti. Questo almeno nelle intenzioni dellamministrazione comunale normanna.
La nascita del nuovo comprensivo è stata lunga e travagliata. Un anno fa circa, infatti, lamministrazione Ciaramella fece ricorso al Tar Campania per la bocciatura della delibera presso la giunta regionale dellallora governatore Bassolino. Nella propria delibera, la giunta regionale non tenne neanche in considerazione la proposta formulata dal Comune di Aversa con le relative motivazioni di esigenze specifiche del territorio. Con la vittoria al Tar, invece, la proposta del sindaco Ciaramella è tornata al vaglio della giunta regionale che, questa volta, ha dato il via libera.
Avevamo visto giusto un anno fa. commenta il sindaco Ciaramella Il nostro obiettivo era ed è, anche alla luce della normativa nazionale che detta i numeri minimi di alunni per la sopravvivenza di una scuola, quello di creare una serie di istituti comprensivi dove lalunno entri alle elementari ed esca pronto per le scuole superiori. Crediamo, infatti, che questo tipo di istituto risponda meglio alle esigenze sia degli alunni che organizzative in senso stretto.