Un provvedimento atteso da mesi ha trovato esecuzione oltreconfine, chiudendo uno dei capitoli più delicati dell’inchiesta antimafia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. La Polizia di Stato ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo nei confronti di Gaetano Roberto Bruzzese, classe 1968, detenuto in Germania per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti e di armi, munizioni ed esplosivi.
L’arresto si inserisce nel solco dell’operazione Boreas, condotta lo scorso mese di aprile e coordinata dalla Dda di Catanzaro, con il coinvolgimento dello Sco, della Squadra mobile e della Sisco di Catanzaro. Proprio in ambito tedesco era stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, frutto di un’attività investigativa che ha superato i confini nazionali.
Determinante, in quella fase, il raccordo con le autorità giudiziarie tedesche. Le interlocuzioni con la Procura di Stoccarda sono state rese possibili anche grazie al supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Esperto per la Sicurezza in loco, nell’ambito del progetto “I – Can”. Un lavoro sinergico che ha garantito, inoltre, un reciproco scambio di investigatori tra Germania e Italia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’indagato risulta appartenere alla cosca Greco di Cariati, in provincia di Cosenza, gruppo criminale legato da rapporti di “subordinazione” alla ‘ndrina dei Farao-Marincola di Ciró, nel Crotonese. Un assetto già riconosciuto in sede giudiziaria con la sentenza Galassia, emessa dalla Corte d’Assise di Catanzaro il 28 giugno 1999. IN ALTO IL VIDEO

