Droga tra Castel Volturno e Mondragone, arrestati componenti famiglia rom: a Pescopagano case dello spaccio

di Redazione

Le case trasformate in punti vendita, le telecamere cercate e distrutte a colpi di fucile, un traffico che correva lungo il confine tra due comuni. È in questo scenario che i carabinieri del reparto territoriale di Mondragone hanno eseguito un’ordinanza di misure coercitive nei confronti di nove persone, ritenute responsabili, allo stato delle indagini preliminari, di una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti tra Castel Volturno e Mondragone, sul litorale domizio.

L’operazione ha portato all’applicazione della custodia cautelare in carcere per quattro indagati, degli arresti domiciliari per altri tre e del divieto di dimora in provincia di Caserta per due soggetti. Tutti sono chiamati a rispondere di una pluralità di cessioni di crack, cocaina, eroina e hashish, per un totale di circa 400 episodi contestati nei diversi capi d’imputazione.

Le indagini – L’attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha preso avvio nel settembre 2023. I carabinieri hanno messo sotto osservazione, con servizi video, ambientali e telefonici, un gruppo di persone riconducibili alla stessa famiglia di etnia Romani. Secondo quanto ricostruito, le abitazioni – in gran parte abusive e concentrate nella stessa strada – erano state adibite a veri e propri “negozi di spaccio”, con un flusso continuo di acquirenti.

Armi e contromisure – L’indagine tecnica ha fatto emergere anche la disponibilità di armi da fuoco da parte degli indagati e la capacità di attivarsi per individuare e neutralizzare eventuali strumenti investigativi. In una circostanza, come accertato dagli inquirenti, una telecamera occultata dalla polizia giudiziaria è stata individuata e distrutta mediante l’esplosione di colpi di fucile.

Il territorio – L’area interessata è quella di Pescopagano, sul litorale al confine tra le due città. Le abitazioni utilizzate per l’attività di spaccio si trovavano in via della Rubbia, nel territorio di Castel Volturno. Una zona che, secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel traffico di droga, anche in seguito all’arrivo di nuclei familiari provenienti dai campi nomadi sgomberati nell’area di Napoli Nord. I sette arrestati, tra carcere e domiciliari, sono legati da vincoli familiari.

La conferenza stampa – I dettagli dell’operazione sono stati illustrati alla presenza del procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruni, dei procuratori aggiunti Carmine Renzulli e Graziella Arlomede, del comandante provinciale dei carabinieri di Caserta Manuel Scarso, del comandante del reparto territoriale di Mondragone Antonio Bandelli e del comandante dell’aliquota operativa Emanuele Romano.

I sequestri – Nel corso delle indagini la sezione operativa di Mondragone ha effettuato numerosi riscontri sul campo, procedendo al sequestro, in più occasioni, di sostanze stupefacenti e di un’arma corta Beretta modello 98FS con matricola abrasa e relativo munizionamento, oltre a un fucile a pompa calibro 12 con le cartucce. IN ALTO IL VIDEO

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico