Quattro giornate intense, dal 26 al 29 novembre, hanno trasformato Aversa, Trentola Ducenta e Sant’Arpino in un itinerario di scoperta tra architetture nobiliari, patrimoni sacri e memorie che riaffiorano da epoche lontane. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Fai di Aversa – parte della Delegazione Fai Caserta – ha coinvolto scuole, amministrazioni locali, ordini religiosi e privati cittadini, in un progetto che ha unito storia, arte e identità territoriale. Un percorso estremamente apprezzato dalla capogruppo Rosalba Corvino, che ha voluto una narrazione ampia, evitando visioni riduttive di una città troppo spesso fruita con superficialità, “a mo’ dei fondatori normanni”, e allargando lo sguardo ai Borbone, a Garibaldi e alle vicende della Spedizione dei Mille, con ipotesi future di itinerari ancor più estesi sul patrimonio locale.
I tesori di Aversa – Tra le sedi visitate, palazzo Sagliano si è mostrato in tutta la sua imponenza con 18 busti che dominano la parte superiore dell’edificio, testimonianza di una genealogia familiare di grande rilievo. Palazzo Motti, costruzione del XVII secolo con pianta rettangolare e corte centrale, ha rivelato il piano inferiore rivestito da bugnato liscio basamentale – tipologia singolare in città – e il piano nobile caratterizzato da balconi perimetrati da lesene corinzie su medaglioni in stucco, finitura tardo ottocentesca. Nell’ala di Palazzo Golia, la statua della “Dea Fertilia” ha restituito l’immagine dell’agro aversano che il regno borbonico definiva “fertilia”: poggiata su un supporto a forma di prua, richiama simbolicamente un ritorno dal mondo ultraterreno. Palazzo Vitale, un tempo noto per la produzione del sapone, ha aperto le sue sale con una fontana rococò del Settecento e un affresco con Giove bambino e la capretta Amaltea, tra laboratori creativi ospitati nello spazio d’arte contemporanea Spazio Vitale. Non sono mancati i luoghi dello spirito: la chiesa e il chiostro di Sant’Antonio, ritenuti i primi al mondo dedicati al Santo originario di Lisbona.
Le tappe a Trentola Ducenta – Toccante la descrizione della chiesa di San Giorgio martire, con la scultura che raffigura il giovane guerriero nell’atto di trafiggere il dragone ai suoi piedi: iconografia presente anche in una delle lastre marmoree del deambulatorio del Duomo di Aversa, simbolo eterno della lotta tra bene e male. La visita è proseguita al Pime, Istituto Pontificio Missionario Estero, oggi casa dei padri missionari, centro di animazione e spiritualità, luogo di accoglienza per giovani, famiglie e aspiranti vocazioni. L’edificio, l’ex Palazzo Marchesale Folgori, è di origine settecentesca e presenta tre cortili interni con corti laterali e dipendenze.
Nel cuore antico di Sant’Arpino – Ultima tappa, Sant’Arpino: la chiesa di Sant’Elpidio, affacciata sul Palazzo Ducale e sorta dopo l’abbattimento di un’omonima chiesa ad opera di Alonso III Sanchez de Luna nel 1590 per costruire la residenza ducale. Palazzo Giordano si è presentato come una delle più raffinate architetture tardo rinascimentali del Sud, con giardino all’inglese che il proprietario Domenico Giordano continua a curare e arricchire. Sul portale campeggia lo stemma del vescovo di Acerra e Sant’Agata de’ Goti. Palazzo Lettera, invece, custodisce un ipogeo settecentesco nel cuore antico del paese: “L’atmosfera magica di questo ipogeo – afferma il referente alla cultura, professor Fortunato Allegro – fa immergere in una umanità nascosta, col fiato sospeso, che ancora sembra muoversi tra le ombre”.
Collaborazioni e partecipazioni – Fondamentale la presenza delle referenti Pasqualina Mozzillo, Eva la Canna, Mariella Migliore, Nunzia Orabona, Anna Grimaldi e dello stesso Fortunato Allegro. “Senza la co-partecipazione di proprietari, rettori di chiesa, le meravigliose scuole e le amministrazioni, tutto ciò non sarebbe stato possibile”. L’avvocato Maurizio Golia ha concesso un’ala della sua proprietà con terrazzo-giardino, ambienti affrescati e sala delle feste con volta a padiglione che richiama le atmosfere della Real Casa Borbonica di Carditello. Il dottor Francesco Golia e suo figlio Gaetano hanno fornito materiale sulla Dea Fertilia e sullo scalone laterale, oltre alla possibilità di visitare il giardino superiore. L’avvocato Antonio Motti ha contribuito con documentazione approfondita su Palazzo Motti, andando oltre il dato storico secondo cui Francesca de Paola, moglie di Giuseppe Motti, prestò denaro a Garibaldi per la Spedizione dei Mille. Livia Lamberti Sagliano, proprietaria di palazzo Sagliano, ha confermato l’esattezza delle informazioni, ipotizzando una futura apertura dell’edificio.
Il professor Ettore Cantile del Liceo Siani ha offerto l’interpretazione del volume I Nobili Sagliano. Padre Antonino Carillo della chiesa di Sant’Antonio ha rilasciato un’intervista sulla sua recente venuta ad Aversa. Calorosa ospitalità da parte di Vittorio Vanacore per Spazio Vitale e dell’architetto Orsola Pezone. Sono stati inoltre presenti e disponibili don Michele Salato, responsabile ufficio confraternite Aversa e agro, don Giuseppe Marino della chiesa di Trentola Ducenta, padre Ruggero Santana Neves del Pime, i proprietari dei palazzi Lettera e Giordano, don Alfonso D’Errico della chiesa di Sant’Elpidio, il sindaco di Aversa Franco Matacena, il sindaco di Trentola Michele Apicella e il sindaco di Sant’Arpino Ernesto di Mattia.
Le scuole protagoniste – Centrale il coinvolgimento degli studenti, preparati come apprendisti cicerone con il sostegno di dirigenti, docenti e referenti. Hanno aderito: il Liceo Leonardo da Vinci diretto da Margherita Montalbano e veicolato dalla referente Fai Rosalba Corvino con Daniela Damiano a Trentola; il Liceo Giancarlo Siani diretto da Rosaria Barone con il coordinamento della referente Ilaria Rita Motti, vice capo gruppo Fai; il Liceo Scientifico Fermi guidato da Adriana Mincione con Daniela Loasses; il Liceo Jommelli diretto da Emilia Tornincasa con Cristina di Santo; l’Istituto Comprensivo Gaetano Parente guidato da Angela Sodano e veicolato da Dina D’Alessandro; l’Isis Alessandro Volta diretto da Antonella Gioele con Sandra di Martino; la scuola San Giovanni Bosco di Trentola Ducenta diretta da Laura Taddeo con Katiuscia Marino; l’Istituto Comprensivo Rocco Cinquegrana di Sant’Arpino, guidato da Maria Debora Belardo con referente Lucia d’Alterio. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA
















