Discariche abusive sul litorale domizio: sequestri e denunce tra Mondragone, Carinola, Francolise e Castel Volturno

di Redazione

La quiete artificiale dei capannoni e dei campi tra Mondragone e il litorale domizio non ha ingannato i carabinieri: all’alba, un servizio mirato nelle aree più esposte della Terra dei Fuochi ha fatto emergere discariche fantasma, attività prive di autorizzazioni e rifiuti abbandonati o bruciati. Controlli a tappeto che, nel giro di poche ore, hanno prodotto sequestri e denunce.

La discarica nascosta nei “Palazzi Azzurri” – Nel complesso in cemento incompiuto, al centro dei cosiddetti “Palazzi Azzurri” di Mondragone, i militari del reparto territoriale hanno individuato un’area di circa 2mila metri quadrati trasformata in deposito abusivo: strati di metalli provenienti da lavorazioni meccaniche, plastiche, scarti edilizi e residui inglobati nel terreno. Tre persone residenti nel casertano sono state denunciate per gestione illecita di rifiuti e il sito è stato interamente sequestrato.

Carinola, officina senza titoli – A Nocelleto, un controllo dei carabinieri della stazione locale, con il supporto dei colleghi del nucleo forestale di Sessa Aurunca, ha bloccato l’attività di un laboratorio di lavorazioni metalliche privo delle necessarie autorizzazioni ambientali. Gli accertamenti hanno rilevato emissioni in atmosfera non controllate, rifiuti pericolosi gestiti senza titoli e gas di scarico non tracciati. Il titolare è stato denunciato e l’intera struttura, circa 100 metri quadrati, posta sotto sequestro.

Francolise, rifiuti agricoli incendiati – Tra serre e coltivazioni della frazione Sant’Andrea del Pizzone, i carabinieri hanno trovato teli in plastica anneriti dalle fiamme, canaline di irrigazione deformate dal calore e contenitori in polistirolo sparsi su un fondo agricolo. Due proprietari sono stati denunciati per abbandono di rifiuti non pericolosi e l’area, circa 80 metri quadrati, sequestrata.

Castel Volturno, cumuli ai bordi dell’asfalto – In viale D. Guidi, a ridosso delle abitazioni, i militari hanno individuato circa 50 metri quadrati trasformati in discarica domestica: mobili disfatti, detriti da demolizione, frammenti di sanitari e pneumatici. Lo spazio comunale è stato sequestrato e affidato in custodia giudiziaria al sindaco pro tempore.

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