Nel cartellone delle Giornate FAI per le scuole (24–29 novembre) l’agro aversano diventa aula a cielo aperto: tra palazzi storici, gallerie e antiche dimore, gli Apprendisti Ciceroni accompagneranno le classi alla scoperta di tre luoghi simbolo di Aversa, Sant’Arpino e Trentola Ducenta, valorizzando storia, arte e memoria del territorio.
Aversa, Palazzo Vitale – Nel cuore dell’antica piazza del Mercato, oggi piazza Marconi, a due passi dal Duomo, Palazzo Moles Giuliano Vitale racconta cinque secoli di trasformazioni: acquistato nel 1748 dal parroco Giuliano da Carlo Francesco Moles Trivulzio, duca di Parete, fu donato nel 1756 al nipote Vincenzo, passò nel 1816 a Ferdinando Giuliano e nel 1837 a Giovanni Maria Romano. Oggi sede di una galleria d’arte moderna di riferimento per il contemporaneo in Campania, conserva una grande fontana rococò e una facciata sobria; all’esterno, il piano terra è scandito dal bugnato, mentre al primo piano compaiono balconi in piperno con ringhiere in ferro. Il granaio è illuminato da piccole finestre ad arco, probabilmente aggiunte o modificate dopo la Seconda guerra mondiale; anche la facciata ovest presenta lavorazione a bugnato. Tra gli interventi dei primi del Novecento spiccano l’ampio ingresso con pareti bugnate, la volta a botte ribassata con cornici in stucco, la scala e una loggia verso il giardino coperta da un padiglione con lunetta. Il grande giardino interno, su cui si affacciano eleganti logge sorrette da archi e pilastri, è impreziosito dall’esedra restaurata nel 1998 sul terrazzo settentrionale. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Liceo artistico Leonardo da Vinci di Aversa.
Sant’Arpino, Palazzo Lettera – Dimora storica di fine Settecento e riferimento per la comunità locale nel secolo scorso, fu acquistata agli inizi del Novecento da Antonio Lettera e Olimpia Banco, capostipiti – con i figli Salvatore, Angelo e Umberto – di un’attività imprenditoriale tra lavorazione della canapa, produzione e vendita di vino e imballaggi in legno. Dopo anni di abbandono è stata restaurata, restituendo una corte imponente, un ampio giardino rettangolare e una grotta unica scavata nel banco tufaceo flegreo, recuperata nel 2019. All’interno si ammirano due affreschi: “Sant’Elpidio”, vescovo di Atella, e “L’Annunciazione”, realizzati da Cesare Cini su commissione dei coniugi Lettera-Banco, con Olimpia Banco particolarmente devota alla Madonna dell’Annunziata. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IC Cinquegrana di Sant’Arpino.
Trentola Ducenta, PIME – Il Pontificio Istituto Missioni Estere, noto anche come Seminario Sacro Cuore, occupa il Palazzo Marchesale Folgori, residenza nobiliare settecentesca trasformata in seminario missionario nel 1921. Un tempo la proprietà comprendeva la “Fruttiera”, giardino con vasche e statue di marmo, memoria della passata grandeur aristocratica. L’impianto, adattato alle esigenze formative, si articola attorno a tre cortili; all’interno spiccano il refettorio sorretto da cinque grandi archi a tutto sesto con pulpito in legno intarsiato del ’700 e cappelle minori con arredi e tele d’epoca, tra cui una in stile orientale voluta dal vescovo Giovanni Gazza. Una cappella cimiteriale custodisce le spoglie del Beato Paolo Manna. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della Scuola Secondaria di San Giovanni Bosco.

