Finti fattorini porta-pizze per rubare in ville: arrestati due ventenni

di Redazione

Citofonavano spacciandosi per porta-pizze per capire se in casa ci fosse qualcuno, poi entravano tagliando la portafinestra con un flessibile: è lo schema che gli inquirenti attribuiscono a Alberto Testa (23 anni) e Michael Salvatore D’Agata (22), arrestati dai carabinieri della compagnia di Acireale su disposizione della Procura di Catania per una serie di furti in villa commessi a Pedara nel novembre 2024. A innescare l’indagine è stata la prontezza di un residente: dopo la citofonata sospetta, ha notato un’auto mai vista, ha minacciato di chiamare i carabinieri e ha strappato l’adesivo che alterava alcuni caratteri della targa, consentendo di risalire al veicolo.

L’espediente e la denuncia del cittadino – Secondo la ricostruzione, un uomo con visiera calata e mascherina chirurgica suonava al citofono con una scusa per “testare” la presenza dei proprietari. Il cittadino pedarese, insospettito, è sceso in strada, ha riconosciuto al volante la stessa persona e ha annotato la targa, scoprendo che sopra l’originale era stato applicato un adesivo con caratteri diversi. Poco dopo, i carabinieri hanno accertato un furto con scasso in un’abitazione vicina.

L’auto a noleggio e i primi riscontri – Gli accertamenti hanno portato all’auto risultata a noleggio e utilizzata da D’Agata. Le verifiche hanno orientato l’attenzione su un gruppo in grado di muoversi con vetture “pulite” ma con targhe alterate per eludere controlli e segnalazioni.

Lo stop della pattuglia e la refurtiva – A fine novembre, una pattuglia in servizio di controllo del territorio ha fermato un’auto sospetta in una zona residenziale di Pedara. A bordo c’era Testa: indossava cappellino e cappuccio e, inizialmente, ha rifiutato di fornire le generalità. Nell’abitacolo i militari hanno trovato attrezzi da effrazione, due targhe, un telefono, mascherine chirurgiche e un cartone per la pizza, oltre a un set di posate riconosciuto come parte della refurtiva, insieme ad altri oggetti preziosi asportati poco prima da una villetta. In uno dei colpi, la portafinestra era stata tagliata con un flex per aprire un varco.

I tabulati e le misure – Le analisi dei tabulati hanno evidenziato utenze intestate fittiziamente a soggetti extracomunitari e la localizzazione dei dispositivi in prossimità di una delle abitazioni svaligiate. La Procura contesta ai due tre episodi di furto in abitazione a Pedara, oltre alla ricettazione e al rifiuto di fornire le generalità per Testa. Su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per entrambi. IN ALTO IL VIDEO

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