Recale (Caserta) – Il bilancio consolidato del Comune — che ricomprende anche la gestione della farmacia comunale — presenta un utile formale di 360mila euro, ma, secondo l’opposizione, il risultato reale sarebbe di segno opposto. «Avete mai aperto un portafoglio che sembra pieno, ma dentro trovate solo scontrini?», osserva Angelo Racioppoli, capogruppo di “Insieme per cambiare”, citando la nota integrativa della responsabile finanziaria che attesterebbe una perdita effettiva di 36mila euro.
Per Racioppoli, il disavanzo deriverebbe dalla riclassificazione di crediti non più esigibili, «appostati in bilancio per creare liquidità fasulla». «Sono tre anni che io e gli amici del gruppo di opposizione denunciamo questa situazione — aggiunge — e oggi emergono i risultati di una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista».
Nel mirino anche il rapporto tra amministrazione e farmacia comunale. L’esponente di minoranza contesta al sindaco di aver “attaccato” l’attività definendola inutile e frutto di «una scelta sbagliata del passato», ricordando che «di quella farmacia lui è socio». «Il paradosso — afferma — è che mentre i cittadini ignari pagano il conto, si scaricano responsabilità su un presidio pubblico».
Secondo l’opposizione, l’ente sarebbe chiamato a ripianare 36mila euro in applicazione del principio di responsabilità solidale: «Quando un socio tradisce, paga tutta la comunità. Recale merita conti trasparenti, fiducia e responsabilità vera. Perché senza conti in ordine non c’è futuro e senza coraggio non c’è politica», conclude Racioppoli.