Mondragone (Caserta) – Una diffida formale per sbloccare gli stipendi di settembre e tutelare il Tfr dei lavoratori della raccolta e dello spazzamento a Mondragone. È il cuore della lettera che Francesco Tescione, segretario provinciale della Filas – Federazione italiana lavoratori ambiente e servizi, ha inviato al prefetto di Caserta, al sindaco di Mondragone e alla Dhi Spa, concessionaria del servizio di igiene urbana.
La richiesta – Filas sollecita l’amministrazione comunale, in qualità di stazione appaltante, a intervenire se la ditta non versa “la retribuzione inerente al mese di settembre 2025 entro e non oltre 5 giorni dalla presente”, ricordando che l’erogazione “andava effettuata entro il giorno 15 cm come sancito dal Ccnl di categoria”.
I poteri sostitutivi – Nel caso di ulteriore mancato pagamento, la missiva chiede al Comune di “attivare la procedura dell’esercizio dei poteri sostitutivi, ai sensi dell’articolo 50, comma 6, del decreto legislativo 50/2016, per il pagamento diretto della retribuzione del mese di settembre 2025 a tutti i lavoratori alla raccolta differenziata e spazzamento stradale del territorio comunale di Mondragone ex dipendenti Dhi”.
Importi e conguagli – Qualora la società non comunichi “gli importi esatti dovuti ai lavoratori”, Filas suggerisce di “utilizzare il parametro della media delle retribuzioni degli stipendi netti dei tre mesi precedenti”, con eventuale conguaglio successivo.
Stop ai canoni e tutela del Tfr – La sigla sindacale ricorda di aver già chiesto, tramite studio legale, di “congelare i canoni di erogazione che dovevano essere versati alla Dhi” per garantire i lavoratori, “anche in considerazione che i lavoratori attualmente ex dipendenti della ditta Dhi hanno lavorato per la stessa Azienda per un po’ di tempo”. Nella stessa direzione la richiesta al sindaco di “congelare cautelativamente i canoni da erogare a fronte di una garanzia dovuta ai lavoratori per il recepimento del Tfr maturato nel corso degli anni di lavoro”, somma definita “ragguardevole”.
Le incongruenze segnalate – Nella lettera si fa riferimento a “alcune incongruenze economiche sui cedolini paga degli stessi lavoratori”, rispetto alle quali, si legge, “la Dhi Spa si è sempre sottratta a un confronto” con l’organizzazione sindacale.
Il richiamo di responsabilità – La nota invita l’ente a intervenire “anche per evitare eventuali responsabilità in solido per l’amministrazione comunale ai sensi dell’ex articolo 1676 c.c.”, legando così le richieste a un perimetro normativo preciso.
Le tempistiche – L’ultimatum fissato da Filas è di cinque giorni dalla data della comunicazione per il versamento delle retribuzioni di settembre; in difetto, la strada indicata è il pagamento diretto da parte del Comune attraverso i poteri sostitutivi.