Caserta, a San Leucio generazioni d’impresa a confronto. Gianpaolo Bo: “Luogo simbolo di industria illuminata”

di Antonio Taglialatela

Sguardi incrociati sull’impresa al Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio con il convegno promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta e dedicato al tema “Una visione dell’imprenditorialità”. Un incontro che ha riunito imprenditori affermati e nuove leve per riflettere sul futuro delle aziende, tra innovazione, tradizione e responsabilità sociale.

L’apertura e il senso dell’iniziativa – A introdurre i lavori è stato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta, Gianpaolo Bo, imprenditore originario di Aversa, insieme al vicepresidente Francesco Basile e al presidente di Confindustria Caserta Luigi Della Gatta. Bo ha spiegato che l’iniziativa «rientra nella delega della Cultura d’impresa della nostra territoriale sul tavolo regionale» e che la scelta di San Leucio «non è casuale, ma legata al suo valore simbolico: un esperimento quasi utopico e illuminato di re Ferdinando IV di Borbone, che metteva l’uomo al centro dell’impresa e della produzione».

Il contributo dei “grandi” – Sul palco si sono alternati i Cavalieri del Lavoro Annamaria Alois, rappresentante legale dell’azienda Annamaria Alois San Leucio srl, Nicola Giorgio Pino, presidente di Proma, e Carlo Pontecorvo, presidente e amministratore delegato di Ferrarelle spa Società Benefit. A moderare il giornalista Sergio Beneduce. Il confronto ha affrontato temi come la formazione, il passaggio generazionale e la capacità delle imprese di coniugare radicamento territoriale e apertura all’innovazione.

Un dialogo tra esperienze – «Lo sguardo annulla l’età e ci fa comprendere che il fattore anagrafico non è essenziale», ha osservato Luigi Della Gatta. «A essere importante – ha aggiunto – è lo spirito, perché determina davvero la giovinezza. Quando un giovane imprenditore parla con uno più maturo non è un confronto tra generazioni, ma tra pari». Un concetto ripreso anche da Francesco Basile, che ha sottolineato come «fare impresa non significhi soltanto creare reddito, ma proteggere posti di lavoro, promuovere sostenibilità e dare dignità ai territori».

Le testimonianze dei giovani – Nel dibattito sono intervenuti Ludovica Negri, socia fondatrice e marketing manager di Motocicli Italiani srl (Italmoto), e Antonio Zaccariello, socio fondatore e pro-curatore di Insurance Campania Felix srl e membro del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori Confindustria. Le loro esperienze hanno portato la prospettiva di chi opera ogni giorno in settori emergenti, tra innovazione tecnologica e nuove forme di impresa.

Le conclusioni – A chiudere i lavori Diego Matricano, docente associato di Imprenditorialità e Innovazione presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha sintetizzato gli interventi in una riflessione sul valore del dialogo intergenerazionale come strumento di crescita per l’intero sistema produttivo.

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