Campania, atti vandalici contro Lega: la condanna di Zinzi

di Redazione

Tensione nella notte nel quartiere Pianura di Napoli dove ignoti hanno tentato di incendiare la porta d’ingresso della segreteria politica della presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania, la consigliera regionale della Lega Carmela Rescigno. Il locale, punto di riferimento per attività politica e sociale nella zona, è stato preso di mira con un’azione che ha lasciato chiari segni di danneggiamento.

La condanna di Gianpiero Zinzi – “Sconcerto per l’azione vandalica che questa notte è stata compiuta ai danni della segreteria politica a Pianura, nel quartiere di Napoli, del presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania e consigliere della Lega Carmela Rescigno. Evidentemente per qualche malvivente risulta scomoda l’azione che la Lega sta promuovendo contro ogni forma di illegalità nella nostra regione. Non arretriamo di un millimetro. Solidarietà e vicinanza a Carmela Rescigno che sono certo non si farà intimidire da questo deprecabile gesto”. Lo dichiara il deputato e coordinatore della Lega in Campania, Gianpiero Zinzi. “Quella sede è un punto di riferimento per i cittadini, svolgiamo attività politica e sociale. Evidentemente queste attività danno fastidio o toccano interessi. Ma non arretreremo”, ha commentato Rescigno.

A Caserta Pro Pal strappano manifesto di Piccerillo – Altro episodio a Caserta durante una manifestazione pro Palestina: è stato strappato un manifesto elettorale della consigliera regionale leghista Antonella Piccerillo. “Dietro la facciata della solidarietà alla Palestina si nasconde la vera finalità: alimentare odio verso chi non condivide le idee della sinistra. Lo dimostra ciò che è accaduto questa mattina a Caserta durante lo sciopero pro Palestina – afferma Piccerillo – quando alcuni ragazzi si sono addirittura arrampicati pur di strappare un mio manifesto. Non è stato un gesto casuale ma un atto mirato e simbolico, con l’intento deliberato di attaccare le istituzioni. Un’azione premeditata, che non può essere derubricata a bravata: è un atto di intolleranza non solo nei miei confronti e della Lega, ma nei confronti dell’intero sistema democratico. È gravissimo che gli organizzatori manipolino i nostri ragazzi fino a questo punto: chiamarli in piazza per una ragione, ma spingerli a suon di megafono a compiere gesti del genere, non mi pare educativo. Ovunque e in qualsiasi momento, sono pronta a incontrare questi ragazzi per confrontarci su questo difficile momento, pieno di tensioni sul fronte internazionale. Loro sono il nostro futuro e vanno educati e protetti, non strumentalizzati”.

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