Aversa (Caserta) – Ancora polemiche sulla refezione scolastica. Dopo le dichiarazioni di Forza Azzurra, che ha attribuito i ritardi del servizio all’ex amministrazione Golia, il gruppo di opposizione La Politica che Serve ribatte e chiama in causa l’attuale governo cittadino guidato dal sindaco Matacena, di cui Forza Azzurra fa parte, rappresentata dell’assessore Giovanni Tirozzi.
“Anche Dello Vicario colpevole?” – «È bene ricordare che l’amministrazione Golia ha concluso il suo mandato nell’ottobre 2023, seguita da un periodo di commissariamento prefettizio fino al giugno 2024, e che da oltre un anno la città è amministrata dal sindaco Matacena con la sua giunta, di cui Forza Azzurra è parte integrante. In termini scolastici, dunque, la mensa è stata gestita: per un anno sotto l’amministrazione Golia, per un anno sotto il commissario prefettizio, e per un anno sotto l’attuale amministrazione Matacena. È quindi evidente che nessuno, in tutto questo periodo, si sia accorto della mancata sottoscrizione del contratto, che oggi viene usata come alibi per scaricare responsabilità e coprire le proprie inefficienze». Nel mirino anche Luigi Dello Vicario, oggi consigliere di Forza Azzurra, all’opposizione durante l’amministrazione Golia: «Se fosse plausibile il ragionamento che viene portato avanti dal gruppo consiliare di Forza Azzurra e del suo coordinatore, dovremmo allora concludere che anche Dello Vicario non avrebbe svolto adeguatamente le proprie funzioni di controllo».
Le competenze e le responsabilità – L’opposizione richiama la distinzione tra indirizzo politico e gestione amministrativa: «La legge è chiara nel distinguere le competenze tra parte politica e parte gestionale. La firma dei contratti, così come tutte le fasi operative di una gara, appartiene alla sfera gestionale; allo stesso modo, le funzioni di controllo del Consiglio non si estendono a tali atti tecnici e amministrativi di dettaglio».
La programmazione delle gare – «La verità è che l’amministrazione Golia – con l’assessore Innocenti e l’intera giunta – aveva programmato con metodo e visione, avviando con un anno di anticipo la procedura di gara, pienamente consapevole della scadenza del servizio nel 2022, e coinvolgendo famiglie e scuole attraverso le commissioni mense. Un lavoro serio, ordinato e partecipato, che rappresenta un modello di buona amministrazione e di corretta programmazione dei servizi pubblici. Al contrario, si è lasciato scadere il servizio senza predisporre per tempo una nuova gara, manifestando una totale assenza di capacità programmatoria e una preoccupante superficialità nella gestione di un servizio essenziale. È questo, e non altro, ciò che oggi sta creando disagio a centinaia di famiglie e studenti».
La replica di Giovanni Innocenti – Chiamato in causa, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Innocenti interviene e non risparmia critiche al coordinatore di FA, Gianpaolo Dello Vicario: «Esprimo totale disappunto circa un comunicato diffuso da un coordinatore di una lista, che in modo nemmeno troppo velato tenta di riscrivere la storia recente in merito al servizio di refezione scolastica, addossando responsabilità che sono, a dir poco, distorte e incomplete. È doveroso, innanzitutto, rilevare come il coordinatore dia l’impressione di essere un “turista” ad Aversa, ignorando – o scegliendo deliberatamente di omettere – fatti fondamentali per una corretta ricostruzione. La sua lista è rappresentata in questa amministrazione da giugno 2024 ovvero da 16 mesi, e nella precedente aveva comunque un suo esponente tra i banchi del consiglio comunale. Accusare l’amministrazione precedente, di “immobilismo totale” mentre da mesi la delega è guidata da un suo rappresentante suona come un goffo tentativo di scaricare responsabilità per inerzie che, se esistenti, hanno avuto tutto il tempo di essere sanate in questo periodo. Il rispetto per il ruolo istituzionale che ho l’onore di ricoprire, impone spesso di non replicare alle strumentalizzazioni politiche, concentrandomi sul lavoro per la comunità. Tuttavia, di fronte a esternazioni così distanti dalla verità fattuale, il silenzio non è più un’opzione. Oggi si produce in un plauso forzato per un servizio partito in ritardo, e una indignazione selettiva per presunte colpe passate, omettendo il proprio ruolo. Invito il coordinatore a esercitare la critica con la stessa onestà intellettuale che chiede agli altri. Se l’obiettivo fosse davvero il bene della città, si dovrebbe lavorare in sinergia e con coerenza, anziché tentare “sgraziatamente di riscrivere la storia” con comunicati che ancora una volta hanno l’unico effetto di creare tensioni tra gruppi politici».

