Sicurezza sul lavoro, più verifiche e competenze: confronto alla Cassa Ragionieri

di Redazione

Un fronte trasversale di parlamentari, magistrati e professionisti rilancia la priorità dei controlli negli impianti sensibili e della formazione tecnica per fermare la scia di infortuni. Nel corso del Cnpr Forum speciale su “Sicurezza sul lavoro, più controlli all’interno degli impianti sensibili” è emersa una linea comune: norme più chiare, verifiche periodiche efficaci, ispettori qualificati e una cultura della prevenzione che parta dalle scuole. Al forum, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, e condotto da Anna Maria Belforte, si sono alternati tecnici e professionisti esperti della materia.

Disegno di legge e carenza di ispettori – “Ho presentato un disegno di legge sulle verifiche periodiche di macchine e impianti elettrici nei settori sanitario, ambientale e nei luoghi a rischio di esplosione, dove manca una disciplina univoca per i controlli di routine. Servono figure Stem, come ingegneri e tecnici specializzati, per garantire controlli più efficaci e puntuali. Per colmare la carenza di ispettori, è prevista la possibilità per l’Inail di avvalersi di soggetti privati, mantenendo però la piena responsabilità sulla qualità e sui tempi delle verifiche”. Lo ha dichiarato Luigi Nave, senatore del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente a Palazzo Madama.

Il quadro normativo e la “patente a crediti” – Sul tema è intervenuta Chiara Tenerini, parlamentare di Forza Italia in Commissione Lavoro a Montecitorio: “In materia di sicurezza, l’Italia dispone di un impianto normativo molto solido, ma non è ancora riuscita a garantirne un’applicazione concreta capace di fermare questa vera e propria strage. Il governo sta intervenendo con l’introduzione della patente a crediti in edilizia e con le misure previste dal pacchetto sicurezza. Tuttavia, è fondamentale far capire alle aziende che la sicurezza non rappresenta un costo, bensì un investimento”.

Ispezioni qualificate e indipendenza dei verificatoriOrfeo Mazzella, vicepresidente della Commissione Affari Sociali e Lavoro del Senato, ha sottolineato come “qualsiasi ispezione deve essere svolta da personale competente, preparato e adeguatamente formato per effettuare controlli specifici, come accade ad esempio negli ospedali. Gli uffici di prevenzione locali dovrebbero disporre di personale che possa operare in più distretti, garantendo rotazione e indipendenza. In uno specifico articolo, infatti, si sottolinea che l’ispettore o chi effettua le verifiche non dovrebbe appartenere al distretto in cui avviene il controllo”.

Educazione alla sicurezza già sui banchi – Uno sguardo al futuro è auspicabile per Laura Cavandoli, deputata della Lega in Commissione Finanze della Camera: “È importante far comprendere ai ragazzi che il diritto al lavoro include anche il diritto di poterlo svolgere in condizioni di assoluta sicurezza. Lo scorso anno abbiamo approvato una legge che introduce, all’interno delle scuole superiori, un modulo di educazione civica dedicato alla sicurezza sul lavoro. È prevista anche la possibilità di coinvolgere testimonial, persone che hanno vissuto esperienze difficili e ne portano ancora i segni, affinché possano trasmettere in modo diretto la serietà di queste tematiche”.

Giurisprudenza e interoperabilità delle banche dati – “La giurisprudenza arriva quando il fatto lesivo è già accaduto. Bisogna riordinare la normativa. Il Testo Unico – ha sottolineato Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione – è fondamentale per ripartire tutte le responsabilità così come l’interoperatività tra le tante banche dati esistenti, Inps, Inail e forze dell’ordine”.

Impianti elettrici e valore assicurativo dei controlli – Secondo Sandro Martorano, presidente dell’Istituto Nazionale Economico: “Le norme vigenti impongono controlli regolari sugli impianti elettrici, sulle messe a terra e sui dispositivi di protezione. Queste verifiche hanno un valore doppio: da un lato tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori, dall’altro rappresentano un presupposto fondamentale per l’efficacia delle polizze assicurative”.

Il ruolo dei commercialisti nelle scelte d’impresaMarco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, ha messo in evidenza “il ruolo dei commercialisti che accompagnano le imprese nelle scelte strategiche e gestionali, e possono aiutare a trasformare la sicurezza da costo percepito a investimento concreto. Occorre sostenere interventi che garantiscano maggiore chiarezza nei criteri di abilitazione dei verificatori, indipendenza dei controlli e incentivi fiscali e assicurativi per le imprese che investono in sicurezza”.

DVR come scudo giuridico – La conoscenza degli strumenti è determinante per l’avvocato Amedeo Di Pietro, presidente dell’Osservatorio nazionale sul Diritto: “Il Documento di Valutazione dei Rischi, se aggiornato e concreto, non è solo un obbligo formale: è un vero e proprio scudo giuridico. Un DVR ben fatto dimostra che l’impresa ha analizzato i rischi e ha messo in campo misure adeguate”.

Dialogo tra tutti gli attori – Per Elisabetta Polentini (commercialista e revisore legale dell’Odcec di Roma): “Occorre adottare misure urgenti per arginare questo drammatico fenomeno e per fare questo è importante che tutti gli attori parlino tra di loro, imprenditori, lavoratori, sindacati, istituzioni locali”.

Prevenzione continua, non più sanzioni – Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili: “Le morti bianche sono tragedie tremende. Prevenire non significa aumentare le sanzioni penali, una nuova legge che passi la pena da tre anni a cinque, purtroppo non cambia nulla. Quello che è necessario è dare corso a un’attività di prevenzione e di valutazione continua e sistematica di controllo dei rischi”. Nella foto, da sinistra, in senso orario: Nave, Tenerini, Cavandoli e Mazzella

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