Nessuna ruspa in azione, né cantiere aperto. Ma il primo settembre, data promessa mesi fa come simbolica per l’avvio del progetto, Aurelio De Laurentiis è stato di parola: un sasso con una scritta, una foto postata su X (ex Twitter), e l’annuncio che apre ufficialmente la nuova fase del club. «Ecco la prima pietra per il nuovo centro sportivo. Oggi ho firmato l’opzione per l’acquisto del terreno». Una comunicazione accompagnata da un’emoticon, perfettamente in stile con la narrazione social del presidente.
Un terreno tra Succivo e Gricignano – Dopo mesi di sopralluoghi e valutazioni in giro per la Campania – da Qualiano a Torre Annunziata, passando per Melito, Bagnoli e Castellammare – la scelta è ricaduta su un’area agricola di Succivo, nel Casertano, al confine con Gricignano di Aversa, a ridosso del Casale del Teverolaccio. Il terreno, che non è ancora formalmente nella disponibilità del club, risulta di proprietà di una famiglia di imprenditori attivi nel settore informatico. Il Napoli ha firmato un atto che garantisce il diritto di prelazione in caso di vendita, primo passo concreto verso la realizzazione di una struttura strategica.
Il sogno della “Casa del Napoli” – L’obiettivo è ambizioso: un centro sportivo all’avanguardia, con una dozzina di campi, palestre, piscine, un centro medico, una foresteria e tutti i servizi necessari per ospitare stabilmente sia la prima squadra che il settore giovanile. Un progetto da circa 60 milioni di euro, interamente finanziato dalla società. Un investimento che dovrebbe consentire al Napoli di emanciparsi definitivamente dalla struttura di Castel Volturno, il cui contratto con la famiglia Coppola è in scadenza a giugno 2026 e non sarà rinnovato.
Un annuncio che vale più di una firma di mercato – Nell’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, prima ancora di ufficializzare il ritorno di Elmas e l’arrivo di Hojlund, De Laurentiis ha voluto mantenere la promessa fatta pubblicamente qualche mese fa: «Prima pietra per il 1° settembre? Ci metto la mia faccia e la mia parola. Io in quella data inizierò i lavori del centro sportivo, forse anche prima. Ma il 1 settembre vi garantisco che inizierò i lavori. I soldi li metto io, assolutamente», aveva dichiarato a Radio Crc.
Tra ironia e realismo – In realtà, non c’è ancora nessuna attività edilizia visibile. Il cantiere non è stato avviato, ma l’intenzione è chiara. La “prima pietra” postata online è un simbolo, ironico ma inequivocabile, per zittire critiche e sarcasmi emersi in Rete nei giorni precedenti, quando i più ricordavano al presidente l’impegno pubblico preso. E come spesso accade, nel silenzio ufficiale che circonda le grandi manovre del club, le parole del post rimangono l’unico indizio disponibile. Le bocche restano cucite, anche tra gli amici e collaboratori di lunga data. Tutto il resto è attesa.
2028 nel mirino – Conclusa la telenovela sul centro sportivo, il prossimo orizzonte è già fissato: il nuovo stadio. Nelle intenzioni, la destinazione resta Poggioreale, area ex Q8, con un progetto esecutivo già presentato alla Zes e un’ipotesi di completamento entro il 2028. Ma prima, serve dare concretezza alla “Casa del Napoli”. Una struttura di proprietà che rappresenti il vero quartier generale azzurro. Succivo, questa volta, sembra davvero essere il punto d’arrivo.