Cesa (Caserta) – Il movimento Cesa Futura accusa il sindaco Enzo Guida di aver trasformato la questione palestinese in un terreno di scontro politico locale. Al centro della polemica le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino durante un sit-in organizzato per manifestare contro gli attacchi israeliani a Gazza.
Le accuse del movimento – “Durante il sit-in per manifestare contro il genocidio in Palestina, il sindaco Guida ha dichiarato che chi non ha partecipato alla manifestazione sarebbe automaticamente a favore di Israele. Un’affermazione superficiale, che riduce una tragedia internazionale a un misero terreno di scontro locale”, affermano da Cesa Futura. Il movimento sottolinea anche un altro passaggio del discorso del sindaco: “Chi difende Israele con me non può prendere nemmeno un caffè”. Su questo Futura commenta: “Ancora una volta il sindaco ha dimostrato di usare un tema così drammatico come semplice pretesto per le sue battaglie personali, piegando la causa palestinese alla propaganda locale”.
Il nodo politico – Secondo Cesa Futura, il sindaco dovrebbe spiegare la posizione di alcuni esponenti della sua maggioranza: “Guida, però, ora deve essere coerente: l’assessore Francesca D’Agostino e il capogruppo Nicola Autiero hanno entrambi seguito il percorso politico di Giovanni Zannini, che oggi è in Forza Italia. E Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, ha una posizione chiara: non parla di genocidio e difende apertamente Israele e il suo diritto a reagire. Dunque, se davvero ‘con chi difende Israele non si può prendere nemmeno un caffè’, il sindaco spieghi come pensa di amministrare con una parte rilevante della sua stessa maggioranza che fa riferimento proprio a quella forza politica”.
“Guida incoerente” – “Ancora una volta – concludono da Futura – Guida si mostra incoerente, e abusando del suo ruolo istituzionale approfittando di un tema così serio, finisce solo per rendersi ridicolo. Noi saremo sempre dalla parte di una Palestina Libera, ma non accettiamo che la sofferenza di un popolo venga trasformata in un becero strumento di propaganda personale”.