Napoli, punta fucile contro operatori 118 per imporre ospedale di destinazione del padre: arrestato infermiere

di Redazione

Napoli – Ha minacciato gli operatori del 118 con un fucile ad aria compressa per imporre la destinazione dell’ambulanza, pretendendo che il padre venisse trasportato al Policlinico invece che all’Ospedale del Mare. È quanto accaduto nella tarda serata di giovedì 31 luglio, in via Taddeo da Sessa, nella zona orientale di Napoli.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, un uomo di 70 anni ha accusato un malore all’interno di un autolavaggio. Giunti sul posto i sanitari, il figlio – un 45enne di professione infermiere – avrebbe impugnato un fucile ad aria compressa, puntandolo contro l’equipaggio del 118 per costringerlo a cambiare struttura ospedaliera. Nonostante l’intimidazione, l’ambulanza ha poi trasportato l’anziano all’Ospedale del Mare. Proprio qui sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, che hanno identificato e arrestato l’aggressore. L’arma è stata recuperata nascosta in un armadietto dell’autolavaggio.

L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria. Proseguono le indagini per chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti. L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha denunciato che si tratta della 42esima aggressione del 2025 ai danni del personale sanitario nelle aree di competenza delle Asl Napoli 1 e Napoli 2.

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