Cesa (Caserta) – Un momento di riflessione, ma anche un atto di responsabilità collettiva. È questo il senso dell’iniziativa promossa dal Comune di Cesa, in collaborazione con la Parrocchia San Cesario, che domenica 22 giugno accoglierà voci autorevoli e toccanti da scenari segnati da conflitti e tensioni internazionali. Un titolo che è già una domanda provocatoria – “La pace ha un futuro? La voce dei testimoni” – per un evento che vuole andare oltre le parole e aprire uno spazio di confronto sincero con chi la pace la invoca, la costruisce, la difende.
Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali del parroco don Giuseppe Schiavone e del sindaco Enzo Guida, che ha voluto con determinazione questo appuntamento: «In un momento storico in cui la parola “pace” rischia di diventare un’utopia – ha affermato – Cesa vuole invece ribadire con forza che la pace è possibile, e passa attraverso l’ascolto, l’educazione e il dialogo. Avere tra noi testimoni internazionali significa costruire ponti di speranza, a partire dalle nostre comunità. Ringrazio la Parrocchia San Cesario e tutti coloro che hanno reso possibile questo appuntamento: è un seme che piantiamo nel cuore del nostro paese, affinché fiorisca un futuro di giustizia e fratellanza».
Le testimonianze previste promettono di lasciare un segno profondo. A prendere la parola saranno Issa AlQuassis, sindaco della città palestinese di Beit Jala, che porterà l’esperienza di un territorio martoriato dal conflitto israelo-palestinese; Kristina Kulyk, viceconsole dell’Ucraina a Napoli, voce istituzionale di un popolo che da anni vive sotto l’assedio della guerra; e il dottor Nicola Graziano, presidente nazionale dell’Unicef, che offrirà uno sguardo sul ruolo dei diritti dei bambini e della cooperazione internazionale nei contesti di emergenza.