Bari – Un ambiente confortevole per l’ascolto protetto dei bambini. Una nuova stanza per accogliere minori o autori vittime di reati, in particolare nei casi previsti dal Codice rosso, è stata inaugurata ieri nella sede della Procura di Bari. Si tratta di uno spazio realizzato grazie alla collaborazione tra la Procura e il Consorzio nazionale dei rifiuti dei beni in polietilene Polieco, presente al taglio del nastro con la direttrice generale Claudia Salvestrini.
All’inaugurazione ha preso parte il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha sottolineato come simili iniziative “fanno bene alla giustizia e alle persone”. “E’ importante quando pubblico e privato – ha affermato Sisto – sono sulla stessa linea, nel tentativo di acquisire al meglio le fonti di prova ed è molto rilevante creare le migliori condizioni perché siano acquisiti quegli elementi che consentono poi, di valutare le risultanze e raggiungere i migliori risultati soprattutto nei confronti di soggetti più deboli e che quindi meritano maggiore tutela”. “Noi lavoriamo collettivamente per poi far arrivare tutto quel materiale ai giudici perché loro possano decidere serenamente nel rispetto da una parte, delle garanzie di coloro che hanno commesso i reati, e nella tutela delle persone offese dall’altra”, ha affermato il procuratore di Bari, Roberto Rossi, sottolineando come sia “bello che tante persone insieme vogliano raggiungere lo stesso obiettivo”.
“Come consorzio Polieco, che persegue la ‘mission’ della tutela ambientale promuovendo una corretta gestione dei rifiuti e monitorando i flussi che purtroppo spesso prendono strade illegali, crediamo fermamente nel lavoro di rete e in una sostenibilità da intendersi a 360 gradi. E’ stato naturale – spiega la direttrice Salvestrini – collaborare a un progetto che punta a rendere meno difficile l’esperienza di minori che vivono situazioni drammatiche ma non è l’unica iniziativa che, nell’ottica dello spirito di squadra più volte sottolineato durante l’inaugurazione, abbiamo messo in campo nell’ambito della giustizia”. “Con la Procura di Trani – ricorda Salvestrini – abbiamo collaborato per l’attuazione del modello della prima Procura green d’Italia mentre nel Casertano, al carcere di Santa Maria Capua Vetere, abbiamo realizzato due parchi gioco, che presto saranno inaugurati per consentire colloqui meno impattanti dal punto di vista emotivo tra i minori e i genitori detenuti”.