La terra non smette di farsi sentire nei Campi Flegrei. Alle ore 14.23 di oggi, mercoledì, una nuova scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata nella zona di Pisciarelli, ad Agnano, con una profondità ipocentrale di circa 2,5 chilometri. A darne notizia è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che conferma come il fenomeno si inserisca nella scia dello sciame sismico iniziato martedì, quando un violento evento di magnitudo 4.4, avvenuto alle 12.07, aveva destato allarme e preoccupazione tra la popolazione locale.
Il sisma odierno, sebbene di intensità minore, è stato comunque distintamente percepito in numerose aree della provincia di Napoli. Le segnalazioni arrivano da Giugliano, Villaricca, Vomero, Posillipo, Chiaiano, Quarto e Colli Aminei, confermando l’ampiezza del raggio d’azione della scossa.
Secondo i dati dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, negli ultimi mesi era stata osservata una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, un indicatore che aveva portato a un cauto ottimismo nella comunità scientifica. Tuttavia, la nuova attività sismica riporta l’attenzione su un’area da sempre considerata tra le più sensibili e complesse del territorio italiano.
Nel frattempo, la ricerca scientifica prosegue nell’analisi dei segnali precursori. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Remote Sensing Letters, firmato dai ricercatori Alessandro Piscini e Cristiano Fidani, mette in luce una possibile correlazione tra l’aumento della temperatura del suolo e l’insorgenza di scosse sismiche di forte intensità. Lo studio si basa sui dati rilevati da Ecostress, un sofisticato sensore della Nasa installato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), capace di monitorare variazioni termiche superficiali.
Secondo i risultati, tre giorni prima della scossa di magnitudo 4.4 del 20 maggio 2024, era stato rilevato un innalzamento della temperatura del suolo di circa 5 gradi. Un altro picco, ancora più marcato, si era verificato il 21 settembre 2023, con un aumento superiore ai 7 gradi, precedendo di pochi giorni un evento sismico di magnitudo 4.2. Gli scienziati sottolineano come si tratti di un campo ancora in fase di studio, ma che potrebbe aprire a nuovi scenari di prevenzione e monitoraggio.