È finito ai domiciliari con il braccialetto elettronico il presunto autore di una scia di attentati incendiari e intimidatori che ha scosso Solofra, in provincia di Avellino, nel corso del 2024. Si tratta di un 40enne irpino, già noto alle forze dell’ordine, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica.
L’uomo è indagato per una lunga serie di episodi inquietanti: avrebbe appiccato il fuoco a cinque automobili parcheggiate lungo le strade del centro cittadino, e collocato ordigni artigianali davanti a esercizi commerciali e sale scommesse, provocando gravi danni materiali e alimentando un clima di allarme tra i residenti.
A eseguire l’arresto sono stati i carabinieri della Compagnia di Solofra, al termine di un’indagine durata oltre un anno, avviata dopo i primi episodi registrati nel territorio. Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico del 40enne, che ora dovrà rispondere di danneggiamento a seguito di incendio, porto abusivo di ordigno esplosivo e concorso in ricettazione.
In particolare, secondo quanto ricostruito nella fase delle indagini preliminari, l’uomo avrebbe fabbricato e posizionato un ordigno esplosivo rudimentale che, una volta fatto esplodere, ha danneggiato l’ingresso di una sala scommesse. Inoltre, risulta coinvolto nella ricettazione di un’autovettura rubata.
Il provvedimento cautelare, eseguito nelle scorse ore, prevede per l’indagato gli arresti domiciliari, con l’obbligo di utilizzo del dispositivo elettronico di controllo. Un provvedimento dettato dalla pericolosità delle condotte contestate e dalla necessità, secondo la Procura, di evitare la reiterazione dei reati.