Capodrise (Caserta) – Clima rovente a Capodrise, dove, dopo le dimissioni rassegnate dal sindaco Nicola Cecere, che ha tempo fino al 15 maggio per revocarle, la crisi amministrativa sembra ormai essersi trasformata in una resa dei conti politica. Il gruppo consiliare Capodrise Insieme – formato da Partito Democratico, Alleanza per Capodrise e Capodrise Futura – rompe il silenzio e punta il dito proprio contro Cecere e le forze a lui più vicine, Siamo Capodrise e Per Capodrise Sempre, accusandoli di aver minato l’equilibrio dell’amministrazione e tradito il patto elettorale del 19 marzo 2024.
In una nota congiunta, il vicesindaco Tommaso Fattopace, gli assessori Marcela Gigliano, Pasquale De Filippo e Vincenzo Rossetti, il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Perri e le consigliere Vincenza Abussi, Michelangela Topa e Federica Montebuglio, denunciano un “atteggiamento incomprensibile” da parte del gruppo del sindaco, che avrebbe causato l’attuale fase di stallo amministrativo.
Secondo Capodrise insieme, la rottura si sarebbe consumata proprio a seguito dell’uscita dalla coalizione da parte di Siamo Capodrise e Per Capodrise Sempre, accusati di aver destabilizzato la maggioranza per ottenere “un assessorato in più” a scapito degli equilibri politici interni. Nonostante ciò, assicurano i firmatari, “abbiamo sempre confermato la nostra fiducia a Cecere, spingendolo a governare e offrendo anche la disponibilità a un confronto sui nomi in giunta, pur di preservare l’intesa politica e il mandato ricevuto dai cittadini”. Ma alle aperture non sarebbe corrisposta una volontà di dialogo da parte del primo cittadino, che anzi avrebbe deciso di rimettere il proprio mandato, accusato ora di aver “assecondato la sete di potere del suo gruppo” e di cercare un’intesa con l’opposizione in quella che viene definita una “manovra di palazzo per sovvertire la volontà popolare”.
Il gruppo consiliare non risparmia critiche anche al metodo di gestione del sindaco: assenza di confronto, centralismo decisionale, scarsa attuazione del programma elettorale e una eccessiva influenza di funzionari e dipendenti sulle scelte politiche. Eppure, Capodrise insieme afferma di non voler chiudere del tutto la porta: “Restiamo disponibili al dialogo, ma servono umiltà da parte di Siamo Capodrise e Per Capodrise Sempre, e un cambio di passo netto da parte del sindaco, che deve smettere di recitare il ruolo della vittima e tornare a lavorare”. Per ora, però, il messaggio si traduce in un gesto concreto: gli assessori espressione di Capodrise Insieme annunciano la propria astensione dai lavori della giunta fino al 15 maggio, nel tentativo – dicono – di favorire una riflessione profonda e una possibile soluzione alla crisi.