Parete (Caserta) – La sociologa Stefania Fiengo, che opera al Comune di Parete, è stata nominata presidente della Consulta infanzia, sistema integrato zero-sei anni. Con Asi – Associazione sociologi italiani, associazione riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nasce la Consulta Infanzia, sistema integrato zero – sei anni, che mira a diffondere la cultura dell’infanzia e la professione del sociologo quale professionista esperto. La Consulta si propone di diffondere buone prassi e azioni positive rivolte alla tutela dell’infanzia e della genitorialità per la fascia zero-sei anni.
“Si ravvede sempre più la necessità nei nostri territori – dichiara la neopresidente Fiengo – di diffondere buone pratiche nei contesti educativi rivolte a bambini e bambine nella prima infanzia, alla nuova genitorialità e alle nuove famiglie ognuna con le proprie peculiarità, ma accomunate da esigenze e bisogni che riguardano la cura dei bambini e che diventano sempre più deleganti a soggetti esterni. Oggi ci troviamo di fronte a modelli educativi molto condizionati dalle tecnologie digitali che possono creare smarrimento, paura e incertezza verso quello che è definito il mestiere più difficile al mondo”.
All’interno delle strutture educative che accolgono i bambini e le bambine dalla nascita ai sei anni di età la relazione educativa è necessaria e fondamentale per la crescita personale dei bambini e del personale operante nei servizi. Il programma della Consulta propone incontri e laboratori tematici rivolti a famiglie con bambini e bambine da zero a sei anni; laboratori creativi di condivisione tra famiglie; promozione del benessere dell’infanzia attraverso azioni rivolte a garantire le pari opportunità, favorire la relazione dei bambini e delle bambine, la creatività e l’apprendimento, attraverso il coinvolgimento di Enti territoriali e non; Infopoint di supporto alla genitorialità.
Proposte formative rivolte al personale operante nei servizi 0.6, docenti, operatori del settore, educatori professionali al fine di favorire nel gruppo di lavoro la riflessione sulle proprie prassi educative e sull’organizzazione del proprio lavoro, individuando punti di forza e di debolezza atti a migliorare la qualità dei servizi e la valorizzazione delle risorse umane proponendo quelle sfide impegnative, necessarie e gratificanti che possano fornire la giusta carica motivazionale. Valorizzazione delle professioni di cura e conseguente lavoro di equipe; diffusione di pratiche edu-gentili in famiglia, gruppo dei pari e nei luoghi di lavoro.