Vendevano meticci come esemplari di razza: denunciati coniugi del Casertano

di Redazione

Vendevano cuccioli a prezzi esorbitanti, spacciandoli per esemplari di razze molto pregiate: un meticcio spacciato per simil Pomerania o simil Bulldog francese (con varianti inventate di sana pianta) arrivava a costare anche tremila euro. Dichiaravano che i cani provenivano da allevamenti controllati e invece arrivavano da diverse zone dell’Est Europa senza alcuna garanzia di provenienza e tracciabilità genetica. Erano corredati invece da documenti falsi. – continua sotto –  

“I cuccioli di Carlotta”, questo il nome dell’allevamento inesistente che era pubblicizzato da numerosi social e da volti noti dello sport e dello spettacolo, vip che hanno prestato inconsapevolmente il loro volto ad una truffa in grande stile portata alla luce dalla Procura di Ravenna.

Per fare apparire i cuccioli come di razza ed invogliare gli acquirenti, in Campania veniva creata dal gruppo criminale un’associazione che si voleva porre come parallela all’Ente nazionale cinofilia italiana, producendo un foglio di carta denominato dall’associazione criminale “pedigree Icbd – Club Italiano Cani di Razza” privo di alcun valore legale pubblicizzandosi come facente parte del “Kennel Club Wdf”, un’altra associazione di pura fantasia riconducibile ad una famiglia napoletana che rilasciava, appunto ingannevoli attestati autoprodotti, che promettevano agli acquirenti dei cuccioli la falsa  garanzia del riconoscimento della razza dei cani acquistati, nonché la possibilità di partecipare a manifestazioni di livello mondiale.

I cuccioli che arrivavano dalla Slovacchia venivano venduti ancora piccolissimi e arrivavano in Italia grazie alla compiacenza di un veterinario slovacco che illecitamente consegnava i passaporti in bianco e i microchip irregolari privi della indicazione effettiva dello Stato di origine,  la compilazione dei passaporti, recanti date e nomi falsi di fantasia, l’indicazione di vaccinazioni antirabbica fatte il giorno prima della partenza con conseguente possibile e pericolosa importazione intracomunitaria di cani  sforniti della obbligatoria copertura vaccinale. – continua sotto –  

Il tutto è stato smantellato al termine di una complessa ed approfondita attività di indagine svolta dal Raggruppamento Carabinieri della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali, dal Nucleo Carabinieri Forestale Ravenna e dalla Squadra Mobile di Ravenna sono state eseguite con la collaborazione del Nucleo Carabinieri Cites di Napoli e le misure cautelari personali disposte dal giudice per le indagini preliminari di Ravenna Andrea Galanti, su richiesta del pubblico ministero Marilù Gattelli della Procura di Ravenna, per il reato di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata al traffico illecito di numerosi cuccioli di simil bulldog francese ed alla frode in commercio essendo stati venduti a prezzi altissimi cuccioli come di razza, ma in realtà privi di alcun valore commerciale.

Sei gli ordini di cattura nei confronti di italiani e stranieri, alcuni dei quali residenti o domiciliati all’estero, in corso di esecuzione con la collaborazione del collaterale servizio di Polizia slovacca.

In Campania sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni marito e moglie di San Felice a Cancello, rispettivamente 41 e 43 anni, ritenuti responsabili della falsificazione della documentazione a corredo dei cuccioli di cane necessaria per la vendita quotata degli animali. Lui è stato portato in carcere, mentre alla donna sono stati concessi i domiciliari.

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