Giulia Tramontano, la sorella: “Soffriva di dolori allo stomaco, diceva che cibo e latte avevano sapore strano”

di Redazione

A Milano nuova udienza del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne di Sant’Antimo (Napoli) uccisa a Senago, nel Milanese, al settimo mese di gravidanza, dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello. – continua sotto –  

Drammatico il racconto di Chiara, la sorella della vittima: “Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi del figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie”. Chiara ha ripercorso, passo dopo passo, quella relazione fin da subito difficile tra la sorella e Impagnatiello. Ha ricordato del giorno in cui, con i lucciconi, lei aveva mandato la foto del test di gravidanza “positivo” ma il giorno dopo le disse che “era una brutta notizia perché il bambino non era gradito” dal padre. “Lei si era sentita già madre – ha aggiunto – ma avrebbe proceduto a contattare il medico di base per l’interruzione di gravidanza”.

Alla fine, dopo un secondo ripensamento, il bimbo venne tenuto, Giulia lo avrebbe anche “cresciuto da sola”. E il padre le assicurò il sostegno. “In quel momento c’era bisogno di solidità – ha detto Chiara – e invece il terreno era fragile. Con un bambino in arrivo bisognava essere responsabili. “Ora ci facciamo forza – ha continuato -, siamo più uniti di prima, non ci saranno più occasioni da festeggiare, dobbiamo accettare che dovremmo andare al lavoro e al cimitero. Lavoro e cimitero. Dobbiamo accettare il dolore, la perdita e la rabbia”.

Poi altri dettagli sulla vita di Giulia in quegli ultimi mesi: “Diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. Diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano”. La testimone ha raccontato di acqua che odorava di “candeggina” e dei costanti dolori allo stomaco della sorella. “Beveva tante tisane – ha aggiunto – ma non trovava sollievo”. Impagnatiello è accusato di averla avvelenata per mesi con topicida. Non era mai emerso in precedenza come Giulia aveva scoperto il tradimento. Chiara ha spiegato che erano emerse anomalie sugli spostamenti dell’uomo dalle analisi della localizzazione delle cuffiette del suo smartphone. – continua sotto –  

“Continueremo a lottare ogni singolo istante della nostra vita affinché sia tolta la libertà per sempre a chi ti ha negato la possibilità di essere una madre, una figlia, una sorella. Ti amo e mi manchi Giuliè”. Sono le parole postate sui social da Mario Tramontano, il fratello di Giulia. “Siamo qui per te e Giulia, siamo qui per te Thiago, – ha scritto la madre di Giulia su Instagram -. Siamo qui e lo saremo sempre, oggi ti vedo ovunque in questa Milano che non mi appartiene, ma che tu amavi”.

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