Camorra, si pente il boss Francesco Schiavone “Sandokan”

di Redazione

Dopo 26 anni di reclusione l’ex boss del Clan dei Casalesi, Francesco Schiavone, alias “Sandokan”, 71 anni, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia è stata anticipata stamani dal quotidiano “Cronache di Caserta”. – continua sotto –

Detenuto in regime di 41bis, agli inizi di marzo è stato trasferito dal carcere di Parma in quello dell’Aquila per via delle sue condizioni di salute, essendo malato di tumore dal 2018. Si sta curando all’ospedale San Salvatore, come avvenuto per il superboss della mafia, Matteo Messina Denaro, morto per tumore all’Aquila.

La scelta del “pentimento” segue quella dei suoi figli Nicola e Walter, che hanno già iniziato a collaborare con la giustizia, rispettivamente, nel 2018 e nel 2021.

In questi giorni le forze dell’ordine, a quanto si apprende, si sono recate a Casal di Principe per proporre ai parenti del capoclan, tra cui il figlio Ivahnoe, di entrare nel programma di protezione, a conferma della decisione di “Sandokan”. – continua sotto –

L’avvio del percorso di collaborazione da parte di Francesco Schiavone viene confermato dalla Direzione nazionale Antimafia.

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