Capua, “desiderano” appartamento dei vicini a prezzo stracciato: “dispetti” e incendi di auto. In quattro a giudizio

di Redazione

Sono accusati di aver dato alle fiamme le auto di alcuni vicini di casa e di tentata estorsione nei confronti di quest’ultimi, i quattro imputati di Capua (Caserta) che hanno chiesto il rito abbreviato dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Daniela Vecchiarelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. – continua sotto –

Claudio Sinapi, 62 anni, noto culturista di Capua e titolare di un palestra ginnica, attualmente agli arresti domiciliari, la moglie Annamaria Fortino, 52 anni, e gli albanesi Renaldo Likaj, 26 anni, e Gazmir Shahu, di 39, furono destinatari di misure cautelari eseguite, nell’agosto del 2023, dai carabinieri della Compagnia di Capua, su disposizione del gip Emilio Minio che accolse la richiesta del pm Gerardina Cozzolino.

I fatti hanno inizio nel 2021. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due coniugi intendevano acquistare l’appartamento dei loro vicini, in piazza Di Rauso, a Capua, per espandere quello attiguo in cui vivono. Al rifiuto dei vicini, sarebbero iniziati atti persecutori con graffi al portoncino d’ingresso, grondaie tappate con la calce per provocare allagamenti, ascensori bloccati.

Esasperati, i vicini si vedevano costretti a vendere ma, dopo una prima proposta di 180mila euro, i coniugi imputati avrebbero cercato di estorcere al nucleo familiare la proprietà per soli 70mila euro. I vicini, però, rifiutavano non solo la cifra ma decidevano di non vendere più l’appartamento. A quel punto, entravano in azione i due albanesi, assoldati per poche migliaia di euro dai coniugi, che, il 1 novembre 2022, davano alle fiamme la vettura del capofamiglia, un idraulico, nell’abitazione dell’uomo in via Roma. Nel maggio 2023 veniva bruciata l’auto della figlia della vittima che abita proprio nell’appartamento desiderato dai coniugi; incendi che danneggiavano anche altre vetture. – continua sotto –

Dopo la denuncia delle vittime e al termine delle indagini condotte dai militari dell’Arma, il gip disponeva il carcere per Sinapi, Likaj e Shahu (poi assegnati ai domiciliari) e l’obbligo di presentazione per Fortino.

Nel processo si costituiranno parte civili C.G., C.L., C.M., contro i due cittadini albanesi con l’avvocato Gaetano Crisileo. La prossima udienza e’ fissata per il 28 giugno In cui si molto probabilmente discutera’ il giudizio abbreviato e si perfezioneranno le costituzioni di parte civili.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico