Aversa si illumina con le “Luci d’Artista”. Villano: “Altro che sperpero di denaro pubblico!”

di Redazione

Aversa (Caserta) – La città “mette in luce” alcuni luoghi storici grazie al progetto “Luci d’Artista”. A spiegare i dettagli è Marco Villano, ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici. – continua sotto –  

«Sono molto legato a questo progetto di “Luci d’Artista” perché – afferma Villano – è diverso da tutti gli altri, un progetto che non ti aspetti. Debbo ringraziare prioritariamente l’immensa fiducia accordatami dai colleghi ex assessori che votarono il progetto in Giunta quasi a scatola chiusa, non potendo neppure immaginare quale impatto avrebbe avuto. La nostra città vanta notoriamente diversi luoghi suggestivi e scenari architettonici pregevolissimi e con questo progetto abbiamo inteso valorizzarne e metterne in luce alcuni come la Cattedrale di San Paolo, il Palazzo Rebursa e la chiesa e la piazzetta di San Nicola, con il rifacimento in sanpietrini della pavimentazione dell’adiacente piazza Federico Santulli».

«E non è finita qui perché – continua l’ex vicesindaco – sempre tra piazza San Nicola e piazza Santulli sono stati illuminati gli alberi, la facciata della chiesa e la relativa cupola. In più, nel Parco Pozzi, prossimo alla riapertura al pubblico, sono stati rifatti alcuni impianti, riattrezzato l’arredo urbano, illuminate alcune piante e realizzati dei murales ad opera dei ragazzi del nostro Liceo Artistico con tema “Disegna la tua città”. In ultimo, è stato implementato l’impianto di illuminazione di Piazza Guglielmo Marconi».

«Tutti i lavori – sottolinea Villano, che si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa – sono stati eseguiti con i fondi Pics, programmazione 2014/2021; quegli stessi fondi che nel 2020, appena arrivato in Giunta come assessore ai Lavori pubblici, trovai in cassa completamente ed assurdamente inutilizzati. Non posso e non potrò certo dimenticare che all’epoca, proprio sull’utilizzo di questi fondi, fui duramente attaccato in Consiglio comunale dalla ex consigliera D’Angelo e da altri, secondo i quali mi accingevo a “sperperare denaro pubblico”. Ieri gli risposi a parole che non conoscevo un modo migliore di spendere denaro pubblico se non per valorizzare il patrimonio pubblico. Oggi gli rispondo con i fatti concreti conseguenti e coerenti con le parole di ieri». – continua sotto –  

«Abbiamo valorizzato monumenti, giardini (palazzo Orineti) piazze (Marconi e a breve partirà la sistemazione di piazza Vittorio Emanuele), edifici storici, l’ex Carcere mandamentale e l’ex Casa del Fascio. A tutt’oggi dalla signora d’Angelo e dagli altri ex consiglieri di opposizione non ho ricevuto alcuna risposta né alcun suggerimento concreto sul come e dove avrei dovuto spendere diversamente quei fondi Pics. A Roma dicono “Le chiacchiere stanno a zero”. I fatti concreti parlano da soli». SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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