Santa Maria CV, 26enne colpito da proiettile a Capodanno: è stato un agguato

di Redazione

Si indaga per tentato omicidio in relazione al ferimento del 26enne E.N., avvenuto durante la notte di Capodanno nel rione popolare Iacp di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. – continua sotto –

Il giovane è stato colpito alla tempia da un colpo d’arma da fuoco ed è attualmente ricoverato all’ospedale di Caserta dove, nel corso di un delicato intervento chirurgico effettuato nella notte, i medici gli hanno estratto un pezzo del proiettile rimasto incastrato nel cranio.

Inizialmente si era pensato ad un incidente dovuto ad un proiettile esploso da qualcuno nel corso dei festeggiamenti per il nuovo anno. Ma col passare delle ore si è fatta largo l’ipotesi dell’agguato che sarebbe legato ai traffici illeciti, soprattutto di sostanze stupefacenti, nel rione. Delle indagini si occupa la Polizia di Stato.

Sempre nella città del Foro, poco prima della mezzanotte, un 17enne è rimasto lievemente ferito ad una gamba da una coltellata durante una lite avvenuta davanti ad un locale dove era in corso un brindisi. Condotto in ospedale, il ragazzo è stato curato e dimesso. – continua sotto –

Un episodio, quest’ultimo, che riporta alla mente quanto accaduto alla vigilia di Natale, davanti all’Anfiteatro, dove nel corso di una violenta rissa, ripresa in un video diventato virale sui social, un 16enne albanese fu scaraventato a terra e colpito con calci, pugni e persino delle sedie. Ora è ricoverato a Caserta in gravi condizioni.

Qualche giorno dopo, il 30 dicembre, la polizia ha fermato un 19enne del posto con l’accusa di tentato omicidio. E mentre si cerca di identificare gli altri giovani coinvolti, la Questura ha emesso dei “Daspo urbani” nei confronti di cinque persone protagoniste della rissa: per loro il divieto, per 18 mesi, nella fascia oraria serale e notturna, di accesso e stazionamento nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e locali di pubblico intrattenimento di Santa Maria Capua Vetere, come bar, pub, ristoranti, pasticcerie e similari. La misura è aggravata dalla prescrizione di comparire al locale commissariato in determinati orari e giorni.

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