Ucciso con una testata al volto nel Casertano: donati organi di Roberto Fusciello

di Redazione

All’ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca (Caserta) è avvenuto l’espianto degli organi di Roberto Fusciello, il 46enne ucciso durante una lite con una testata al volto domenica scorsa, in corso Freda, a Cellole. Falegname, separato e padre di tre figli piccoli, Roberto era iscritto all’Aido come donatore. I familiari hanno quindi deciso di far rispettare le sue volontà. – continua sotto –  

Intanto, stamani il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto di Gianluca Sangiorgio, responsabile dell’aggressione e accusato di omicidio.

L’espianto è stato effettuato il 17 gennaio nella Rianimazione dell’ospedale “San Rocco”, diretta dalla dottoressa Nadia Zarrillo, in stretta collaborazione tra l’Asl Caserta ed il Centro Regionale Trapianti diretto dal dottor A.Corcione.

La commissione di accertamento di morte encefalica composta dalla dottoressa R.Tonsiello, dal dottor A.Passaro e dalla dottoressa Zarrillo, è stata convocata dal direttore sanitario di presidio, dottoressa A.Foglia, dopo la segnalazione di potenziale donatore d’organi al Crt, effettuata dalla dottoressa Ada Carbone, in qualità di coordinatore locale al prelievo d’organi. – continua sotto –  

Gli organi prelevati, cuore e reni, sono stati trapiantati nella notte tra il 17 e 18 gennaio, i trapianti sono andati a buon fine, ed il cuore è immediatamente ripartito senza necessità di assistenza extracorporea. Una maratona che ha messo in moto più di 150 persone.

È la prima donazione avvenuta presso la terapia intensiva dell’ospedale di Sessa Aurunca, e l’efficacia del percorso “osservazione-mantenimento-prelievo-trapianto” hanno confermato l’elevato livello di competenza e professionalità che qualifica il personale dell’Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale San Rocco. A nome del direttore dell’Uoc, dottoressa Nadia Zarrillo, il più sentito ringraziamento, innanzitutto al donatore ed alla famiglia, a tutto il personale medico, infermieristico afferente alla terapia intensiva e al blocco operatorio, al personale socio-sanitario, ai consulenti specialisti, agli autisti dell’ospedale, alla direzione stategica, ed alle forze dell’ordine, per l’alta professionalità e per il senso di rete dimostrati durante tutte le fasi che hanno portato al prelievo d’organi.  Non importa a chi andranno questi organi ma rimarrà il gesto di grande umanità e di amore che R.F. ha fatto verso il prossimo.

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