Carcere Santa Maria CV, permesso negato per funerale: rivolta dei detenuti nel Reparto Volturno

di Redazione

Santa Maria Capua Vetere (Caserta) – Gravissimi disordini nella casa circondariale casertana di Santa Maria Capua Vetere, con detenuti che hanno asserragliato alcune sezioni detentive del reparto Volturno dopo averle vandalizzate e, sembrerebbe, aver temporaneamente trattenuto un paio di agenti della Polizia penitenziaria. – continua sotto –

La protesta pare sia originata dalla mancata concessione, a uno dei detenuti, di un permesso per la partecipazione al funerale di un congiunto vittima di omicidio nel Casertano. I disordini sono poi rientrati, senza particolari conseguenze.

A spiegare alcuni dettagli è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che aveva anticipato la notizia della rivolta: “Grazie alla professionalità e all’inventiva del Reparto del Corpo di Polizia Penitenziaria e al tempestivo intervento del magistrato di sorveglianza, sono rientrati, dopo alcune ore, i gravissimi disordini di oggi pomeriggio nella casa circondariale”. “Per fortuna, stando alle notizie al momento di nostra conoscenza, non si sarebbero registrati gravi danni alle persone, mentre vi sarebbero intere sezioni detentive devastate tanto da esserne in dubbio la stessa abitabilità. Questa volta possiamo dire che è finita bene, ma temiamo che non potrà essere così. Il Governo e il Parlamento intervengano, prima che sia troppo tardi”, conclude De Fazio.

“Servono subito – è l’appello di De Fazio – un decreto carceri che affronti l’emergenza deflazionando la densità detentiva e rinforzando tangibilmente gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di oltre 18mila unità, e un progetto di riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, con anche la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Lo ribadiamo, il resto rischia di essere solo un palliativo, se non addirittura un placebo”. – continua sotto –

“Nostro malgrado, la situazione nelle carceri del Paese continua a essere esplosiva – continua il sindacalista – e si sta puntualmente verificando quanto avevamo ampiamente previsto e ripetutamente denunciato, con disordini collettivi che minano alle fondamenta, oltre che l’ordine e la sicurezza penitenziaria, lo stesso senso dell’istituzione carceraria e della finalità della pena secondo le prescrizioni dell’articolo 27 della Carta”.

“Proprio mentre la premier Giorgia Meloni – aggiunge il segretario della Uilpa Pp – rispondeva alla conferenza stampa senza dare, in verità, grosse indicazioni sul carcere (dire che il sovraffollamento si risolve aumentando la capienza delle carceri è un po’ come ribadire la morte di La Palice) o fornendole in modo fuorviante (il saldo fra agenti di Polizia penitenziaria che cessano dal servizio e quelli che vengono assunti è sempre in negativo), a Santa Maria Capua Vetere si combatteva quasi come in luoghi di guerra”.

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