Mafia, prezzo di vendita “gonfiato” di un’azienda agricola per mantenere latitanza di Matteo Messina Denaro

di Redazione

La Direzione investigativa antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca, emesso dalla Corte di Appello di Palermo, nei confronti di tre imprenditori palermitani, operanti comparto agricolo. – continua sotto –  

Il provvedimento ha riguardato un’azienda del settore, con sede a San Giuseppe Jato (Palermo), costituita da 15 immobili e da un terreno di oltre 60 ettari, del valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

Gli accertamenti espletati dalla Dia hanno permesso di ricostruire le dinamiche sottese alla vendita di tale compendio aziendale che è stata oggetto di speculazione immobiliare ad opera di “Cosa nostra”.

Le indagini, corroborate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno di fatti consentito di riscontrare come il complesso agricolo, acquistato all’asta da un soggetto compiacente ad un valore significativamente inferiore rispetto a quello di mercato, sia stato poi rivenduto agli imprenditori con una importante maggiorazione di prezzo, parte della quale – non dichiarata negli atti di vendita – sarebbe stata destinata al mantenimento della latitanza del defunto boss Matteo Messina Denaro. IN ALTO IL VIDEO

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