Gasolio “allungato” con altre sostanze: sequestrata raffineria clandestina

di Redazione

Un deposito clandestino di prodotti petroliferi contenente circa 230mila litri di prodotti energetici oggetto di illecita miscelazione. E’ quello sequestrato dai finanzieri del comando provinciale di Roma che hanno, inoltre, denunciato tre responsabili per i reati di contrabbando e detenzione di materiali pericolosi. – continua sotto –  

I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria capitolino, insospettiti dall’anomalo transito di un autoarticolato con targa polacca in una zona periferica di Roma, visto poi giungere in un’area priva di insegne e riferimenti, hanno individuato all’interno di uno spazio di 5mila metri quadrati, una vera e propria raffineria clandestina ove erano in corso operazioni di miscelazione di gasolio di contrabbando con altre sostanze, tra cui olii esausti, toluene e metanolo, in grado di “allungare”, diluendolo, il prodotto destinato a ignari automobilisti.

Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno anche localizzato un laboratorio chimico clandestino ove erano custodite formule e istruzioni per le miscelazioni in atto e per quelle ancora in fase di perfezionamento, nonché hanno rinvenuto la strumentazione necessaria a miscelare il prodotto petrolifero con sostanze fortemente inquinanti, non idonee ad essere bruciate all’interno dei motori termici degli autoveicoli e per tale ragione vietate.

Nell’area sono stati anche rinvenuti due serbatoi interrati, realizzati per la custodia di prodotto già miscelato, accessibili solo attraverso l’azionamento di un particolare meccanismo meccanico, autoarticolati e un veicolo allestito per il “pronto intervento”, in grado di trasportare 2mila litri tra gasolio e benzina da sversare nei serbatori degli impianti richiedenti. – continua sotto –  

Attraverso le miscelazioni clandestine, gli organizzatori della frode riuscivano ad aumentare le quantità di prodotto energetico da rivendere, quasi fino a raddoppiarlo, in totale evasione d’imposta ed a prezzi quindi più bassi rispetto a quelli di riferimento. IN ALTO IL VIDEO

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