Aversa, Via Plauto: parcheggio pubblico o privato?

di Redazione

Aversa (Caserta) – Spesso, quando bisogna parlare dei problemi di un territorio, si rischia di guardare solo alle grandi cose, tralasciando quelle che apparentemente sono più piccole, ma che in realtà sono caratterizzanti di una determinata realtà. È importante non perdere di vista anche la concretezza per riuscire a leggere le grandi questioni che ci riguardano come collettività. Si cercherà, quindi, di mettere in luce una serie di interrogativi che possono sorgere analizzando e soprattutto vivendo la nostra città: Aversa. – continua sotto –

Partiamo, in questo viaggio virtuale, da via Isonzo dove possiamo ammirare la prima “segnaletica creativa” d’Italia. Strabiliante il modo in cui il Comune ha posizionato due cartelli stradali: un divieto di sosta e fermata e un limite di velocità di venti chilometri orari, in tutto ad “incorniciare” un portone di accesso ad una abitazione privata, i cui residenti faranno fatica ad entrare ed uscire ma sicuramente trarranno beneficio dal fatto che nessuno potrà parcheggiare in prossimità dell’ingresso. Infatti, partendo da piazza Vittorio Emanuele III e raggiungendo la via suddetta, vedremo in primis la chiesa di Santa Maria della Pietà alla nostra sinistra e, poco più avanti, sempre sullo stesso lato, il cartello del divieto, un portone e il limite di velocità.

Ciò che sembra strano non è il fatto che ci siano quei segnali, in quanto in uno spazio così stretto sembra anche doverosa la presenza di regole; la stranezza riguarda il modo in cui sono posizionati, in quanto, come si può facilmente osservare, sono stati posti a pochissimi metri di distanza tra loro e in modo tale da occupare una porzione forse troppo consistente della parte sinistra della carreggiata, in cui la segnaletica verticale può essere installata solo per ragioni di sicurezza o se previsto da norme specifiche.

Portiamoci nella parte sud di Aversa e in Via Plauto, possiamo ammirare un’altra stupefacente realizzazione: un parcheggio! Nulla di strano direte voi: in una zona dove c’è una forte richiesta di stalli di sosta soprattutto nelle ore serali per la presenza nelle vicinanze di alcune pizzerie e di una frequentatissima palestra è normale che venga realizzato un parcheggio. Ma la stranezza sta nel fatto che proprio quando sarebbe maggiormente utile, di sera cioè, questo parcheggio viene irresponsabilmente chiuso (non si sa da chi e con quale autorità) ed è così che lungo quest’arteria si scatena la sosta selvaggia con parcheggi sconsiderati in doppia fila – talvolta anche davanti agli accessi ai condomini della zona – e ciò causa, visto il notevole flusso di veicoli che vi transitano, frequenti ingorghi. – continua sotto –

Tutto ciò non sembra interessare nessuno e il parcheggio pubblico continua ad essere puntualmente chiuso intorno alle nove di sera. È lecito chiedersi, allora, perché e, soprattutto, come un’area di sosta pubblica possa essere utilizzata in maniera arbitraria quasi come se fosse al servizio di privati? Speriamo che il commissario prefettizio, da poco insediatosi, voglia andare a fondo e capire chi e come gestisce il parcheggio e perché non lo si lascia aperto proprio nel momento in cui servirebbe maggiormente.

Fermiamo il viaggio e, cambiando leggermente argomento, dobbiamo anche ricordare che, com’è ormai noto, l’Amministrazione Golia non ha prorogato l’incarico del comandante della Polizia Municipale, il colonnello Antonio Piricelli. Senza entrare nuovamente nei motivi che hanno spinto la Giunta verso tale decisione, sembra doveroso sottolineare un aspetto: poco dopo la mancata proroga è stato annunciato il successore alla guida dei caschi bianchi, l’ex dipendente del Comune con la qualifica di luogotenente di Polizia Municipale, Antonio Oliva, che ha svolto con successo il suddetto compito già a Cesa. Il problema è che non è chiara la natura del rapporto di lavoro che dovrebbe essersi instaurato con il Comune, in quanto non sembra esserci stata alcuna delibera in merito. In questo caso, però, è difficile capire come l’attuale Comandante possa essere entrato nel pieno esercizio delle sue funzioni.

Restando sempre in tema di Polizia locale, è importante porsi un’ultima domanda sulla nostra città. Come sappiamo, fortunatamente, ad Aversa vengono spesso organizzati eventi e fiere in luoghi pubblici. Ciò è sicuramente qualcosa di molto positivo, perché ben vengano momenti di convivialità collettiva. – continua sotto –

Quello che, però, ci domandiamo è: quando vi sono eventi che, legittimamente, sono volti a produrre un lucro per gli organizzatori, che spesso sono anche esterni alla città, chi è che paga gli straordinari ai membri della Protezione Civile e della Polizia Locale, che devono essere presenti oltre il normale orario di lavoro? In moltissime città, come Napoli ad esempio, sono gli organizzatori in questi casi a essere tenuti al pagamento. Ad Aversa, città in cui le casse comunali versano in situazioni disastrose, come funziona? A carico di chi sono le spese per il servizio svolto oltre il normale orario di servizio? I nostri sono interrogativi che lasciano aperto il campo a riflessioni sì, ma soprattutto, restano in attesa di risposte.

di Luca Spezzaferri (da “Osservatorio Cittadino” del 5 novembre 2023) 

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