Parete, la Corte dei Conti assolve l’ex comandante Capone dall’accusa di danno erariale

di Daniela Rosato

Parete (Caserta) – Con una sentenza che inverte radicalmente l’orientamento fin qui seguito dalla giustizia contabile, la prima sezione centrale d’appello di Roma della Corte dei Conti ha totalmente ribaltato la sentenza di condanna della Corte dei Conti napoletana ed ha assolto l’ex comandante della Polizia Municipale di Parete, Nicola Capone, difeso dall’avvocato Fabrizio Perla. – continua sotto –

Nell’ambito di una vicenda che ha tenuto banco per diverso tempo, come sempre accade per la Corte dei Conti e che si era verificata anche in altri comuni, il comandante Capone era stato accusato dalla magistratura contabile – e in primo grado a Napoli condannato – di aver corrisposto ai vigili urbani che andavano via via in pensione somme e benefici derivanti dall’accantonamento delle multe. Che in verità è proprio quanto prevede la legge, tuttavia non direttamente ma attraverso l’istituzione di appositi fondi di gestione e un complesso iter che i comuni non hanno in realtà mai fatto.

Così come era avvenuto in altri comuni, il comandante, mai per sé, ovviamente, ma per i vigili pensionandi, intendendo superare l’inerzia dell’amministrazione, aveva disposto direttamente il pagamento. Secondo la Corte di Napoli, che ha inflitto numerose condanne in tal senso, questo comportamento, in quanto formalmente contrario alla legge, costituisce certamente danno erariale e gli stessi dirigenti vanno condannati, come del resto avvenuto in molti casi e così per il comandante Capone, a risarcire l’Ente riversando di tasca sua tutto quanto negli anni corrisposto ai caschi bianchi.

La pronuncia dei giudici d’appello romani, certamente innovativa e che apre a nuovi scenari e punti di vista, condividendo la tesi difensiva dell’avvocato Perla per il comandante Capone, pur riconoscendo che tale comportamento “si ponga in aperto contrasto con le disposizioni normative” in assenza però di un danno concreto e dimostrato, e che non può certo essere quanto corrisposto, la sola “non conformità dell’azione amministrativa” alla procedura prevista dalla normativa “non è idonea a generare di per sé una…responsabilità amministrativa” e, pertanto, ha annullato la sentenza di condanna in primo grado ed ha assolto del tutto il comandante Capone.

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