Neuroriabilitazione, a Villa delle Magnolie un innovativo strumento per curare eminattenzione

di Redazione

Castel Morrone (Caserta) – Nell’ambito del progetto europeo “Deep”, finanziato dal programma Erasmus+ Inapp, in seguito ad una formazione innovativa, la casa di cura “Villa delle Magnolie” di Castel Morrone, in qualità di ente capofila del progetto, ha implementato delle attività laboratoriali con i professionisti sanitari ed esperti della stampa 3D (maker). – continua sotto –

Durante tali attività, i professionisti sanitari della neuroriabilitazione in servizio a Villa delle Magnolie, in collaborazione con gli esperti della stampa 3D dell’ente Hub spa, hanno deciso di lavorare su un piccolo device, comodo e funzionale, utile alla cura della eminegligenza spaziale, sintomo che purtroppo colpisce tutte le persone che a seguito di lesione ischemica o ictale cerebrale, riportano un danno nell’emisfero destro.

Fino ad oggi sul mercato nazionale esistono solamente pochissimi, costosi e fin troppo ingombranti device elettromedicali in 3D utili al miglioramento di tale sintomo. Un’equipe multidisciplinare – formata dalle psicologhe Stefania Giuliani, Eliana Moscano e Francesca Caterino, il maker Antonio Mele, il neuropsicologo Sebastiano Vaia e la logopedista Carla Vallifuoco – in questi mesi presso la casa di cura casertana hanno lavorato allo sviluppo di tale ausilio, cercando di mettere insieme tutto quanto presente in letteratura e riguardante i device utilizzati con i pazienti affetti da tale deficit. La realizzazione è stata poi possibile grazie alla sperimentazione dei device sui pazienti ricoverati nella struttura, consentendo così l’adattamento di tali prodotti alle singole esigenze di ogni paziente.

Villa delle Mangolie continua a mostrarsi molto sensibile allo sviluppo di nuove tecnologie che garantiscano miglioramenti nei complessi quadri prodromici presenti nei propri reparti, attraverso uno stimato gruppo di ingegneri già specializzati nel settore della realizzazione delle apparecchiature elettromedicali. Dopo mesi di intenso lavoro, in un ambiente dove si respira aria nuova e tanta voglia di migliorarsi, in questi giorni è stato selezionato il primo paziente che utilizzerà il device ideato e realizzato utile alla cura della eminattenzione.

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