Aversa, isole ecologiche interrate: flop o mancanza di civiltà?

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Stando ai commenti dei cittadini amanti dei social, le isole ecologiche interrate sarebbero un flop perché, dove più dove meno, in tutte le postazioni le torrette che consentono l’inserimento dei rifiuti sono circondate da buste di spazzatura. – continua sotto –  

La giustificazione data dagli utenti era la scarsa larghezza delle bocche delle torrette che impediva l’inserimento di buste della spazzatura di dimensioni normali così che si era costretti a suddividere i rifiuti in più bustine per poterle inserire, un fastidio evitabile lasciando le buste a terra. Il problema, però, è stato risolto ormai da un po’ di tempo e le buche sono larghe a sufficienza per contenere buste dì media e grande dimensione, eppure intorno alle torrette sono depositati sempre rifiuti.

C’è chi si giustifica dicendo di non avere la scheda necessaria ad aprire le torrette, ma questo è un problema legato all’indolenza di chi non va a ritirarla all’ufficio apposito presente in piazza Crispi e aspetta che qualcuno gliela porti a casa. E allora l’unica risposta valida è che si tratta di mancanza di coscienza civica ovvero di civiltà di una parte degli aversani che continuano a voler tenere la città nelle condizioni di indecenza creata dalla diffusione di rifiuti un po’ ovunque. – continua sotto dopo la foto –  

Vero è che le isole ecologiche sono soltanto otto e collocate in luoghi in alcuni casi concentrati nella stessa zona, come Parco Coppola dove ne abbiamo ben due distanti solo un centinaio di metri, mentre in altre zone mancano del tutto. Ma andrebbe ricordato che l’installazione delle isole ecologiche, prevista dall’amministrazione Sagliocco oltre 8 anni fa da realizzare con un finanziamento di 784mila e 635 euro nell’ambito del Por Campania 2007-2013, era di tipo “sperimentale” così che sarebbe stato possibile, se avesse avuto successo, ipotizzare di realizzarne altre e in maniera più diffusa nella città dal momento che, ad oggi, chi non ha la possibilità di servirsene, perché la zona in cui abita è al di fuori del raggio d’azione del progetto, continua a depositare nei vecchi contenitori.

Tuttavia, considerando che questo modo di depositare rifiuti funziona, pensare di spendere altro denaro per realizzare delle nuove isole ecologiche – che, se mai verranno, potrebbero essere presenti da qui ad un decennio – sarebbe meglio continuare con il vecchio sistema e attivare finalmente l’isola ecologica in zona Cappuccini dove era possibile depositare anche i rifiuti ingombranti ogni giorno della settimana senza dover aspettare le sporadiche iniziative amministrative come il cosiddetto “svuota cantine”.

La speranza è che la prossima amministrazione provveda innanzitutto a questo tipo di necessità, se davvero si vuole che la città possa essere definita pulita. – sotto un’altra immagine – 

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