Aversa, intervista a Enrico De Cristofaro: “Golia ha fallito su tutti i fronti, la città bisogna viverla”

di Antonio Taglialatela

Aversa – “Dispiace sempre quando cade un’amministrazione comunale ma in questo caso, purtroppo, bisogna dire che se la sono cercata”. Severo il giudizio di Enrico De Cristofaro nel commentare la caduta dell’amministrazione Golia. In una lunga intervista rilasciata a Osservatorio Cittadino e a Pupia.Tv, l’ex sindaco di Aversa, in carica dal 2016 al 2019, ritiene completamente fallimentare l’esperienza della coalizione “mista” che ha governato per oltre quattro anni la città e non lesina qualche anticipazione su ciò che intende proporre alle amministrative del 2024. – continua sotto – 

Qual è stata la sua prima reazione rispetto alla fine prematura della consiliatura di Golia? “Alfonso Golia in campagna elettorale aveva lanciato delle idee condivisibili ma la sua governance è stata un fallimento sotto ogni profilo. Basta fare un giro per la città e constatare un degrado vergognoso pressoché ovunque. Tutto questo è causato dal fatto che gli ormai ex amministratori non hanno mai vissuto la città. Io ero sempre in mezzo alla gente, ascoltavo le istanze dei cittadini e intervenivo personalmente nelle emergenze. Loro, invece, hanno badato esclusivamente a tenersi incollati alla poltrona e a pubblicare spot sui social”.

Quando parla di degrado si riferisce alla pulizia del territorio? “Non solo alla pulizia, ma anche alla manutenzione. Basta vedere in che condizioni si trovano le scuole di competenza comunale, i parchi pubblici, per non parlare delle fontane ‘a secco’ di piazza Vittorio Emanuele, piazza Trieste e Trento, piazza Melvin Jones nel Borgo e quella nel Parco Pozzi. Io le ho lasciate zampillanti, loro in quattro anni non sono stati capaci di rimetterle in funzione nonostante ci fossero dei fondi appositi. E, sempre a proposito di manutenzione, non parliamo della mancata o comunque tardiva pulizia delle caditoie per mitigare il fenomeno degli allagamenti”.

Golia è stato mandato a casa per la mancata approvazione del bilancio che conteneva prescrizioni della Corte dei Conti relative agli anni dell’amministrazione da lei guidata. Ma con Golia lei ha condiviso lo stesso assessore alle Finanze (Francesca Sagliocco, ndr.). Sente di avere qualche colpa per quella situazione contabile? “No. Anche perché, a mia volta, avevo trovato anomalie ereditate dalla gestione finanziaria delle precedenti amministrazioni, ma non l’ho mai detto per giustificarmi come ha fatto Golia, ho solo pensato a risanare le casse comunali. E ci stavamo riuscendo. Poi, improvvisamente, l’assessora Sagliocco si è dimessa e ci siamo trovati in difficoltà perché era lei che conosceva bene le carte, siamo stati rallentati. Fino a che sono arrivate le dimissioni di parte della mia maggioranza, andata dal notaio insieme alla minoranza, e sono stato costretto a lasciare. Sono, pertanto, ridicoli e patetici certi piagnistei di Golia e dei suoi sul fatto che la colpa è di ‘quelli di prima’. Pensasse anche alle sue di colpe perché all’epoca della mia amministrazione lui era consigliere di opposizione. Ha dimenticato che aveva il ruolo di controllare? Invece non ha mai dato un contributo, ha solo mistificato e puntato a raccogliere le firme per porre fine alla consiliatura e puntare a fare il sindaco. Ci è riuscito, abbiamo visto i risultati!”. – continua sotto – 

Altre colpe vengono date a lei sulla “invasione” di strisce blu in città. In effetti, fu la sua amministrazione a stipulare il contratto con la concessionaria. “La mia amministrazione aveva stabilito il numero degli stalli di sosta che dovevano partire a condizione che fossero attivati diversi servizi per garantire una mobilità sostenibile, come navette elettriche a servizio degli studenti, del tribunale e altri spostamenti interni di cittadini aversani e non, scooter elettrici e automazione dei parcheggi. Tutti servizi, a carico della concessionaria, mai attivati. E l’amministrazione Golia, subentrata alla mia, era chiamata a garantire il rispetto del contratto. Invece, ha pensato solo ad attivare stalli a pagamento, attuando una diversa ripartizione delle strisce e variando gli orari rispetto a quanto da noi stabilito nel piano originale”.

Parliamo della Sogert e delle ingiunzioni di pagamento dei tributi. “Altra vicenda che rappresenta il menefreghismo di chi ha amministrato da quattro anni a questa parte verso i bisogni dei cittadini. E’ normale che la società debba porre in essere tutti gli strumenti necessari per il recupero di tributi non versati ma bisogna comunque venire incontro al contribuente, soprattutto se questi fa parte di una famiglia in condizioni di disagio economico, magari favorendo una maggiore dilazione del pagamento. Insomma, i cittadini non devono essere presi col cappio alla gola”.

Capitolo sicurezza, Aversa è vittima di un’escalation di violenza nella movida ma anche di furti e rapine, oltre che di vari problemi di ordine pubblico. Come in altre città, spesso viene preso di mira il sindaco. Ma cosa davvero può fare un sindaco per garantire maggiore sicurezza? “Fare prevenzione. E, perdoni se sono ripetitivo, quando parlo di prevenzione parlo di stare in mezzo alla gente, di ascoltare i problemi, come facevo io in veste di sindaco. Certo, mi rivolgevo a Prefetto e Questore per chiedere maggiori controlli delle forze dell’ordine ma allo stesso tempo vivevo personalmente la città, parlavo con i commercianti, i residenti, valutavo le criticità in alcune zone e cercavo di porre rimedio insieme alla Polizia locale e al supporto delle forze di polizia. Non risolvevamo del tutto i problemi ma riuscivamo ad arginarli. Mentre negli ultimi quattro anni nessuno ha mai visto in strada assessori e consiglieri di Golia”. – continua sotto – 

Cosa ne pensa del mancato rinnovo al comandante Piricelli, un uomo che stava mettendo un po’ in ordine la città soprattutto dal punto di vista dell’abusivismo? “Sono rimasto molto perplesso. Piricelli ha svolto una buona azione sul territorio ed è assurdo il modo con cui è stato mandato via, costretto ad attendere fino all’ultimo secondo, lasciando che non potesse assumere altri incarichi altrove”.

Non si è ancora capito il motivo, forse era diventato elettoralmente sconveniente per qualcuno? “Non saprei, so solo che mi sorprende anche la mancata difesa di chi lo aveva voluto con forza alla guida del comando aversano. Evidentemente hanno mollato per non destabilizzare ulteriormente la maggioranza e correre il rischio di andare a casa e perdere la poltrona”.

Quali altri problemi secondo lei Golia non ha risolto? “Non si contano! Faccio alcuni esempi. Il mercato ortofrutticolo: volevamo trasferirlo nell’ex area Pip e creare, dove attualmente è ubicato, un parcheggio al servizio del tribunale, ma hanno bloccato tutto e creato solo disagi agli operatori. E la concessione di strutture pubbliche, come palasport e stadio, ai privati in cambio di canoni miseri. Vogliamo parlare delle condizioni del cimitero? O del modo in cui vengono realizzati lavori pubblici? Basta guardare la situazione ridicola creatasi con la pista ciclabile in via Magenta. E la telenovela della pista di atletica al confine con Carinaro? Se la mia amministrazione fosse andata avanti, e può starne certo anche l’onorevole Paolo Santulli che ha lavorato una vita a quel progetto, la pista a quest’ora sarebbe già stata realizzata. Inutile trovare scuse con rifiuti interrati e bonifiche, problema che noi avremmo risolto in modo spedito rispetto, invece, ai ritardi dell’amministrazione Golia”.

Tra otto mesi, più o meno, ci saranno le elezioni. Cosa bolle in pentola dalle sue parti? “Al momento ben tre liste civiche hanno un progetto comune, parlo di Aversa Domani, Aversa Futura, Siamo Aversa e stiamo dialogando con Forza Aversa. Non è escluso che la coalizione possa ampliarsi da qui a breve”.

Sì, ma lei si intende candidarsi a sindaco o lascerà spazio a suo figlio Orlando? “Non c’è un candidato sindaco calato dall’alto né che autonomamente si propone. La nostra intenzione è quella di trovare un nome condiviso da tutte le forze delle coalizione che andrà a formarsi; forze di centro e centrodestra. Deve essere una persona disposta a vivere appieno la città, che conosca almeno un po’ la macchina amministrativa e possa condividere con tutti noi l’Aversa che vogliamo”.

Ma sta parlando di lei?! “Ripeto, nessuna fuga in avanti. Non nascondo che, ora che sono anche pensionato, sono sempre in giro per Aversa ad ascoltare i bisogni dei cittadini”.

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