Uccise la moglie per gelosia: imbianchino casertano condannato all’ergastolo in appello

di Redazione

Condannato in appello all’ergastolo Michele Marotta, imbianchino, oggi 37enne, di San Felice a Cancello, per l’omicidio della moglie Maria Tedesco, 33 anni, uccisa l’11 novembre 2020 in una stradina sterrata nei pressi di via Castello, in località Cancello Scalo. – continua sotto –  

In primo grado l’uomo era stato condannato a 24 anni per l’omicidio e a 2 anni e sei mesi per un reato minore. Nella sua requisitoria, dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il sostituto Nicola Camerlingo aveva chiesto l’ergastolo, spiegando che Marotta aveva ucciso la moglie per gelosia, a causa di una presunta relazione extraconiugale della donna, parlando inoltre di una vera e propria “esecuzione” giunta al culmine di maltrattamenti fatti di aggressioni fisiche e persecuzioni.

Dalle indagini e dal processo è emerso che l’uomo quel giorno era uscito di mattina con sua moglie per andare a ritirare il certificato di avvenuta guarigione dal Covid, poi era tornato un attimo a casa per prendere la pistola, era uscito di nuovo e aveva portato la moglie in una strada sterrata della frazione Cancello Scalo dove le esplodeva contro sei colpi da distanza ravvicinata con la sua pistola Magnum 357, regolarmente detenuta per uso da caccia. Veniva catturato poco dopo nella villetta di famiglia.

In Appello, il procuratore generale di Napoli ha rinnovato la richiesta dell’ergastolo, alla quale i giudizi hanno aderito infliggendogli la pena massima.

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