Aversa, la campionessa Sara snobbata dal Comune: per la serie “nessuno è profeta in patria”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Il 21 settembre 2018 Alfonso Oliva, allora assessore allo Sport della giunta De Cristofaro, a nome della città consegna una medaglia a Raphaela Lukudo, atleta in forza al gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, vincitrice della medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo di Tarragona, in Spagna, nella gara della staffetta 4 x 400, per dimostrare gratitudine ad un’atleta che portava il nome di Aversa nel mondo. – continua sotto –

Agosto 2023. L’amministrazione comunale guidata da Alfonso Golia ignora completamente le due medaglie d’argento conquistate da Sara Maria Kowalczyk, spadista aversana, alle Universiadi disputate lo scorso luglio a Chengdu, in Cina, che per importanza sono un evento sportivo secondo solo alle Olimpiadi, prossimo appuntamento della giovane aversana vincitrice di titoli nazionali europei e mondiali.

Probabilmente questo accade per l’assenza di un assessore allo Sport giacché, a quanto pare, dopo le dimissioni dell’assessora al ramo, Luisa Melillo, non c’è stata alcuna sostituzione in questo settore importante per l’immagine di Aversa. Una città che ha dato massimo risalto alla Lukudo, atleta nata ad Aversa, da genitori del Sudan, nel 1994 ma trasferitasi all’età di due anni a Modena, dove ha cominciato a praticare l’atletica leggera all’età di 12 anni, dal 2006 al 2014, con il Mollificio Modenese Cittadella per poi entrare nel 2015 nel gruppo sportivo dell’Esercito Italiano.

In pratica, di aversano Lukudo ha solo il luogo di nascita, però è bastato all’ex amministrazione De Cristofaro per onorare una sportiva che, tuttavia, ha portato il nome di Aversa nel mondo. Sara, nata nel 2001 al “Moscati” di Aversa, da genitori polacchi, residente da sempre ad Aversa, studentessa nella scuole cittadine (licenza media al comprensivo De Curtis e diploma al Liceo Jommelli) ed oggi studentessa universitaria della Facoltà di Scienze Motorie non ha meritato dall’amministrazione in carica neppure una citazione nella pagina Facebook del sindaco che, invece, nel passato anche più recente ha elogiato eccellenze aversane pur con risultati di minor importanza rispetto a quelli conseguiti dalla spadista. – continua sotto –

Eppure, malgrado Aversa non abbia strutture idonee a favorire un’attività sportiva qualsiasi, figuriamoci quella di una spadista, così che Sara ha avuto necessità di servirsi di strutture esterne, i successi sono arrivati fin dal primo titolo conquistato a 11 anni: quello italiano di categoria, a cui sono seguiti il bronzo a squadre agli Europei under 17 di Porec, in Croazia, il bronzo individuale a Sochi, in Russia, ancora negli Europei under 17, l’oro alla Coppa del Mondo under 20 nel 2018, l’oro ai campionati italiani under 23 nel 2019 a Forlì, l’oro nella Coppa Europa a squadre con l’Esercito Italiano nel 2021 a Marcianise, l’oro ai giochi del Mediterraneo 2022 ed oggi detiene il titolo nei Campionati Universitari Italiani e nella Coppa Italia under 23 e partecipa alla Coppa del Mondo assoluta, dove ha battuto, nella prova di Barcellona, la campionessa olimpica in carica l’estone Belayeva.

Insomma, Sara – nata, cresciuta e presente di fatto ad Aversa – sicuramente meriterebbe, anche più dell’altrettanto straordinaria Lukudo, di essere premiata dalla città di cui porta, e questa volta davvero, il nome nel mondo. Ma, come disse Gesù Cristo, “nessuno è profeta in patria”.

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