Aversa, in arrivo 7 nuovi dipendenti al Comune. E col Pnrr il reimpiego di pensionati

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Dipendenti in arrivo al Comune di Aversa. Una vera e propria boccata di ossigeno tenuto conto dell’attuale situazione che vede alcuni uffici completamente sguarniti e il pericolo concreto di non poter erogare servizi essenziali ai malcapitati cittadini aversani che si trovano ad essere penalizzati anche nel semplice rilascio della carta di identità. A fronte di 275 dipendenti previsti in pianta organica ve ne sono in servizio 127, agenti di polizia locale compresi. Mancano, in pratica, ben 148 dipendenti, ossia più della metà. – continua sotto – 

Sulla casa comunale arriveranno 7 dipendenti e non solo. E’, infatti, previsto anche il ricorso a ex dipendenti pubblici oggi in pensione che abbiano delle caratteristiche che sono utili nell’ambito dei progetti del Pnrr che ad Aversa ammontano a 27 milioni di euro, afferenti al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), al Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur) ed al Ministero dell’Interno e l’aumento delle ore lavorative degli ex lavoratore socialmente utili.

«La gestione e l’attuazione dei singoli progetti, nonché il rispetto della tempistica per la realizzazione degli stessi, dettati dal Pnrr, – ha spiegato l’assessore con delega al Personale Giovanni Innocenti – richiedono adeguate risorse umane sia in termini quantitativi che qualitativi. Il blocco del turn-over, che ha contraddistinto la vita delle pubbliche amministrazioni nel corso degli ultimi decenni, ha portato a un progressivo impoverimento della forza lavoro comunale, con innegabili ricadute sulla produttività della macchina organizzativa, nonché le difficoltà economiche dell’Ente conseguenti al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. A tale stato di cose si è aggiunto un incremento esponenziale degli adempimenti burocratici, in tutti gli ambiti di competenza dell’amministrazione e soprattutto nella materia concernente gli appalti pubblici».

Partendo da queste criticità e grazie alla normativa che tende a facilitare la realizzazione di progetti rientranti nel Pnrr, l’amministrazione ha varato una delibera di giunta con la quale, considerato che tali incarichi, compreso quello di Responsabile Unico del Procedimento, possono essere conferiti, in presenza di particolari esigenze alle quali non è possibile far fronte con personale in servizio e per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure di reclutamento del personale dipendente, accertata la carenza di personale in servizio, di potersi avvalere di professionalità che, avendo già lavorato presso pubbliche amministrazioni, risultano in possesso dell’esperienza necessaria allo svolgimento delle complesse attività richieste per realizzare le iniziative intraprese nell’ambito del Pnrr. Non c’è un numero definito perché vengono questi pensionati verranno pagati dai quadri economici dei singoli progetti e finanziamenti. – continua sotto – 

Per quanto riguarda il piano occupazionale vero e proprio: «Sono previsti – spiega Innocenti – due dirigenti a tempo indeterminato per area affari generali e area urbanistica; quattro assunzioni di categoria C per i settori: Ambiente, Suap, Tributi e Biblioteca; tre assunzioni per la categoria D per i settori: Finanze, Pubblica Istruzione e Lavori Pubblici. L’orario di lavoro per 13 ex lsu passano dal 50% all 80,5%, per altri 13 invece al 61%. Ed infine, 10 progressioni verticali (avanzamento di grado) da categoria C a D, di cui 5 in area vigilanza; 4 progressioni verticali da categoria B a C. Tra gli strumenti ci sono prima la mobilità, poi scorrimento di graduatorie con enti con i quali saranno sottoscritte convenzioni, Regione Campania compresa.

«Finalmente, – spiega Innocenti – da quest’anno le economie dei pensionamenti vengono utilizzate per mettere in campo un turn over dei dipendenti. Con l’arrivo dei due nuovi dirigenti si è organizzata definitivamente la struttura di vertice amministrativo, problema atavico e mai risolto in maniera strutturale. L’aumento all’80,5% di 13 dipendenti attualmente al 50% consentirà di poter garantire servizi essenziali che oggi vengono erogati a giorni alterni. Le progressioni consentiranno una valorizzazione ed un maggiore coinvolgimento del personale già in forza. Infine, i nuovi dipendenti garantiranno il ricambio generazionale in ruoli chiave. Naturalmente, con il miglioramento delle entrate si proverà ad assumere ulteriore personale, posto che abbiamo in pianta organica 148 posti previsti e non coperti».

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