Gricignano, 4 “avvisi” per sindaco e tre assessori del 2021: ipotesi di abuso d’ufficio

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Dopo aver disposto il sequestro della deliberazione di giunta comunale dell’agosto 2021 con cui l’esecutivo guidato dal sindaco Vincenzo Santagata ha adottato il Puc – Piano Urbanistico Comunale, ora la Procura ha chiesto l’elezione di domicilio per quattro amministratori. – continua sotto –

Si tratta del primo cittadino e di tre degli assessori che all’epoca erano presenti alla seduta con cui la giunta approvò la delibera: Giuseppe Diretto, attuale vicesindaco, Filomena Iuliano e Andrea Barbato, questi ultimi oggi consiglieri. Non coinvolti l’allora vicesindaco Michela Caiazzo, assente a quella seduta e che, dopo la rottura con la maggioranza, fu rimossa dall’incarico e si dichiarò indipendente in Consiglio, e Carlo Munno, oggi consigliere.

E’ chiaro, quindi, che ci sia un’inchiesta penale sul Puc, dal momento che l’elezione di domicilio rappresenta il primo atto tramite cui un indagato viene notiziato dell’esistenza di un procedimento a suo carico. Il reato contestato sarebbe abuso d’ufficio, legato alla violazione dell’articolo 78 del Tuel – Testo Unico degli Enti locali che prevede gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado.

Del resto, in un ricorso presentato al Tar dal comitato civico “Aria Pulita”, discusso proprio ieri (22 giugno, ndr.), col quale è stato chiesto l’annullamento della delibera di adozione del Puc, per presunti conflitti di interesse e anomalie, si evidenzia una presunta incompatibilità per quattro componenti della giunta, sindaco compreso, che avrebbero dovuto astenersi dalla votazione: “Il sindaco Vincenzo Santagata – si legge nel ricorso – è in posizione di incompatibilità in quanto due particelle sono di proprietà della madre, altre del padre, altre in proprietà comune tra i genitori, moglie e sorella. Analoga posizione di incompatibilità è quella dell’assessore Giuseppe Diretto, socio e amministratore unico della Sa.Fi. srl, la proprietaria di terreni tutti ricadenti nel Puc adottato. L’assessore Filomena luliano è comproprietaria, con il marito, di una particella. L’assessore Andrea Barbato è cugino di primo grado di tre proprietari di lotti”. – continua sotto –

Secondo i ricorrenti, “la posizione di conflitto di interessi dei componenti l’intera giunta che ha adottato il Puc determina l’annullamento dell’intero piano o, quanto meno, delle parti concernenti i suoli interessati dall’obbligo di astensione violato”.

Da parte sua, il sindaco Santagata, sminuisce e parla di “atti conseguenziali” dopo quello del sequestro della deliberazione di giunta che ha approvato il piano. Già in occasione del sequestro della delibera, dichiarò: “Non è stato sequestrato il Puc ma si tratta della deliberazione di giunta con cui è stato adottato. Inoltre, nonostante non sia a conoscenza dei particolari dell’indagine in corso, da come ho avuto modo di apprendere tutto è scaturito da esposti presentati da una parte dell’opposizione”. “Quello della Procura, quindi, – sottolineava Santagata – è un atto dovuto”. Poi, riferendosi alle critiche del capogruppo dell’opposizione Vittorio Lettieri, affermava: “Non capisco, pertanto, a quale scandalo gridi il capogruppo Lettieri al quale chiedo, come ho più volte fatto negli ultimi anni, quale sia l’ideale di Puc che propone. Finora ho ascoltato solo critiche, accuse, calunnie. Ma qual è il Puc che l’opposizione vorrebbe proporre ai cittadini?”.

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