Aversa, Consiglio il 29 maggio: Golia “resiste” e tenta di raggiungere numero legale

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – La maggioranza anomala e risicata, guidata dal sindaco Alfonso Golia, è sempre più in bilico. Ora nemmeno più gli assessori si presentano sebbene convocati direttamente dal primo cittadino. Intanto, Golia resiste come uno degli ultimi giapponesi nella giungla, non si arrende all’evidenza e tenta nuovamente di tenere una seduta di Consiglio comunale nella speranza che, questa volta, i numeri le daranno ragione. – continua sotto – 

Il presidente del Civico consesso, Roberto Romano, su richiesta del primo cittadino, ha, infatti, convocato i 24 consiglieri per le 14.30 del prossimo 29 maggio in prima convocazione e alla stessa ora del giorno successivo in seconda convocazione. Ed è probabile che, questa volta, la maggioranza non si presenti in prima convocazione, utilizzando la seconda convocazione, dove non è richiesto un numero minimo per la tenuta della seduta.

Nutrito l’ordine del giorno anche a causa dell’ultima seduta andata deserta per mancanza del numero legale richiesto. In questo senso vengono riproposte le sostituzioni in seno alla Commissione Elettorale Comunale e in altre commissioni dove alcuni componenti sono dimissionari o decaduti. Inoltre, prevista la concessione in comodato d’uso gratuito alla Regione Campania di un immobile di proprietà comunale in via De Chiara per adibirlo a Centro per l’Impiego, oggi ospitato in locali assolutamente inidonei in via Pommella, che creano non pochi disagi sia agli addetti ai lavori che all’utenza che è costretta a rivolgersi agli sportelli dell’ufficio.

Rispetto alla precedente seduta andata deserta, in vista dell’approvazione del bilancio preventivo per il 2023 (che dovrebbe essere approvato per il 31 maggio ma, oramai, non si riuscirà ad onorare la scadenza, finendo in diffida prefettizia), il parlamentino cittadino sarà chiamato ad approvare le tariffe di Tari ed Imu oltre che l’aliquota dell’addizionale dell’Irpef comunale e la modifica del regolamento per la disciplina della tassa rifiuti nel rispetto dell’adeguamento al testo unico della qualità Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). – continua sotto – 

«Per la Tari – ha dichiarato l’assessora alle Finanze e Tributi Francesca Sagliocco – vi è stata la rielaborazione delle tariffe sulla base del pef (piano economico-finanziario) relativo all’anno 2023 validato dall’Eda (Ente d’Ambito). Le relative tariffe sono rimaste pressoché immutate anche se il pef è più elevato perché sono state inserite ulteriori attività commerciali e privati che non c’erano in precedenza. A questi nuovi contribuenti saranno richiesti anche gli arretrati. Insomma, questi accertamenti, ampliando la platea, pur aumentando la spesa prevista dal pef, consentiranno di mantenere praticamente immutate le tariffe Tari. Immutate anche le aliquotte di Imu e dell’addizionale comunale Irpef».

Critica la posizione espressa dalla consigliera comunale Eugenia d’Angelo, del Pd sponda opposizione. «Ancora una volta – ha dichiarato l’esponente Dem – l’Amministrazione Golia porta all’approvazione del Consiglio comunale fondamentali allegati al bilancio di previsione in zona Cesarini, negli ultimi giorni utili. Anche quest’anno il sindaco smentisce se stesso: l’assessore Francesca Sagliocco non riesce a rispettare le scadenze fissate per l’approvazione del bilancio e si andrà in diffida, sempre che riescano ad approvarlo poi il bilancio, considerate le polemiche e i mal di pancia che si registrano quotidianamente nella rattoppata maggioranza».

«I provvedimenti relativi ad Imu, Tari, e addizionale Irpef – conclude la d’Angelo, scendendo nello specifico – modificano poco: servono solo per fare la prova generale della seduta in cui si dovrebbe approvare il previsionale contabile per il 2023, sperando di traghettare la sua sindacatura fino a quando staccheranno la spina per evitare la sua ricandidatura, continuando nel frattempo ad assegnare appalti e lavori pubblici».

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