Trentola Ducenta, opposizione: “Comune verso dissesto, l’Amministrazione smentisce se stessa”

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – «L’Amministrazione del Comune di Trentola Ducenta, ai sensi dell’articolo 243 bis del Tuel, intende avviare, su ambigua richiesta del sindaco, l’iter consiliare per l’adozione di un piano pluriennale di riequilibrio finanziario per tentare di sottrarsi alla quasi certa decisione di dissesto che la Corte dei Conti di Napoli assumerà nei confronti dell’Ente, dopo la seduta del 27 aprile 2023». A sostenerlo, in una nota congiunta, i consiglieri di opposizione Antonio Cantile, Michele Ciocia, Giuliano Pellegrino e Davide De Marco. – continua sotto

«Il piano di riequilibrio – spiegano – viene proposto ed adottato “quando sussistono squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, nel caso in cui le misure di cui agli articoli 193 e 194 del Tuel non siano sufficienti a superare le condizioni di squilibrio rilevate” (caso di Trentola Ducenta). La maggioranza consiliare, con l’approvazione dei consuntivi 2019, 2020 e 2021, ha sempre dichiarato che la situazione finanziaria era in equilibrio, assumendosene tutta la responsabilità, con l’adozione delle relative deliberazioni. Cosa farà adesso? Seguirà l’egoistica mossa del sindaco? Smentirà se stessa votando la proposta di un piano pluriennale di riequilibrio finanziario, dando ragione a noi, che abbiamo sempre evidenziato lo stato di squilibrio finanziario in cui si trovava l’Ente?».

«Il piano di ripiano finanziario – continuano dall’opposizione – andava proposto prima che il disavanzo assumesse le proporzioni attuali. Quando la proposta del piano di riequilibrio sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale la polvere sotto il tappeto sarà troppa per poterla nascondere e lampante apparirà l’enorme disastro finanziario provocato. Chiare saranno le condizioni finanziarie capestro cui dovrà sottostare l’Ente e di conseguenza i cittadini. Condizioni indispensabili per l’assenso alla proposta di piano pluriennale di riequilibrio finanziario da parte del Ministero dell’interno e della Corte dei Conti. I consiglieri di maggioranza si pongano questo dubbio: se le condizioni, propedeutiche all’adozione del piano, non saranno soddisfatte nei prossimi esercizi finanziari la responsabilità su chi ricadrà?».

In vista della riunione, convocata per il prossimo 13 aprile, della prima Commissione consiliare, i consiglieri di minoranza chiedono che venga integrato l’ordine del giorno al fine di acquisire, come da regolamento consiliare, il parere della stessa Commissione per l’adozione di un eventuale piano di riequilibrio finanziario. – continua sotto

E concludono: «L’aumento massimo delle tasse imposto ai cittadini, il disavanzo finanziario stratosferico procurato, il modo anomalo ed inopportuno di approcciarsi alla realizzazione di progetti Pnrr (vedi adesione deliberata dalla maggioranza consiliare per l’adesione ad una Stazione appaltante in provincia di Frosinone), il silenzio assordante sul Puc, l’arroganza per non aver al momento opportuno dichiarato il dissesto finanziario (che era il male minore!), danno la misura della incompetenza (eufemismo), nonché del colpevole comportamento nel modo di dirigere ed amministrare la cosa pubblica, pur sapendo che, con la predetta proposta di riequilibrio finanziario, si procurano danni, ancora più gravi, alla nostra già tanto martoriata città».

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