Aversa, dehors e tavolini: in 8 chiedono un Consiglio Comunale sulla vicenda

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Finisce in Consiglio comunale la vicenda dei dehors e dei tavolini contro i quali si sono registrati sequestri e contravvenzioni a raffica. L’ostacolo starebbe nell’interpretazione delle previsioni del codice della strada da parte del comandante della Polizia locale, Antonio Piricelli, ritenuta dai commercianti troppo restrittiva. «Anche se sarebbero bastate solo cinque firme – ha dichiarato l’ex presidente del Civico consesso, Carmine Palmiero – hanno aderito, oltre a me, altri sette consiglieri comunali, poiché la situazione ad Aversa sta diventando davvero incandescente e bisogna dare delle risposte concrete ai commercianti». – continua sotto –

A chiedere la discussione in Consiglio comunale con la convocazione di una seduta urgente sono sette consiglieri di opposizione: oltre a Palmiero, Clotilde Criscuolo, Paolo Santulli, Maurizio Danzi, Alfonso Oliva, Luigi Dello Vicario, Francesco Di Palma e Gianluca Golia. Al Consiglio i sette chiedono «di fare voti per l’approvazione della presente mozione affinché il sindaco e la giunta, nonché i dirigenti preposti ai settori competenti, rispettino la richiamata Legge statale che proroga le autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico e in forza della stessa prorogarle tutte al 31 dicembre 2023, nelle more dell’approvazione di un nuovo regolamento che disciplini la materia oggetto della presente mozione».

I richiedenti ricordano che «dal 1 gennaio 2023 l’Amministrazione comunale ha avviato una serie di controlli che hanno portato alla rimozione dei tavolini, sedie e ombrelloni (ove presenti) delle occupazioni di suolo pubblico e il sequestro di diversi dehors nelle strade principali della Città di Aversa e che le attività commerciali sottoposte a controllo avevano richiesto, nella quasi totalità dei casi, il rinnovo dei permessi per l’occupazione di suolo pubblico, richieste alle quali il Comune non ha dato alcun riscontro».

Da considerare anche che, in taluni casi, le attività commerciali coinvolte, sopravvivevano grazie alla installazione di sedute e in alcuni casi al funzionamento dei dehors adiacenti ai locali dedicati alla ospitalità degli avventori». La situazione, oggi, ha assunto dimensioni preoccupanti tanto che i commercianti hanno chiesto l’intervento urgente del prefetto. – continua sotto –

Non a caso, infatti, la vicenda è balzata «agli onori della cronaca nazionale con servizi di tg dedicati, quotidiani e media che hanno dedicato interi reportage alla Città di Aversa, con non poche ricadute e danni di immagine per la stessa». Inoltre, «ad oggi non è dato sapere se il regolamento approvato in consiglio comunale sia valido oppure no considerate le notizie di stampa dalle quali si è appreso che l’amministrazione pare stia lavorando a un nuovo regolamento, mentre i commercianti destinatari di sequestri e sanzioni hanno subito una riduzione delle entrate che in alcuni casi pare sia arrivata anche al 90%».

«Bisogna capire – afferma, dall’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia, il vicesindaco con delega all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Marco Villano – se tecnicamente è possibile quanto viene proposto. Il problema non è così banale come si vorrebbe far credere. Valuteremo la proposta, dopo averla letta, con tutta la maggioranza come siamo abituati a fare. Il nostro intendimento è quello di coinvolgere non solo le opposizioni, ma anche i commercianti (cosa che abbiamo già fatto sottoponendo loro la bozza del regolamento) e i residenti nelle zone topiche della movida cittadina. Capiamo bene, inoltre, che bisogna fare presto ed è per questo che stiamo cercando di varare un regolamento leggero che possa consentire l’occupazione di suolo scevra da vincoli urbanistici».

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