Mattarella a Casal di Principe nel ricordo di Don Diana e delle vittime innocenti delle mafie

di Redazione

Nel 29esimo anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana e in occasione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto a Casal di Principe. Al suo arrivo il Capo dello stato si è recato al cimitero cittadino, nella cappella dove è sepolto il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994, incontrando i familiari, i fratelli Emilio e Marisa, insieme al sindaco Renato Natale e ad Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio di don Diana. – continua sotto –

“La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini. Si nascondono nell’oscurità”. Lo ha detto Mattarella, sottolineando: “La Repubblica vi è vicina. Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente”.

Poi si è recato all’istituto “Guido Carli” di Casal di Principe, accolto dai ragazzi della scuola e di due istituti comprensivi della città con le bandierine tricolori e dall’esecuzione dell’inno nazionale. “Care ragazze e cari ragazzi, Maria e Fabrizio hanno parlato dei preconcetti, dei pregiudizi che registrano sovente”, ha detto Mattarella riferendosi agli interventi di due allievi.

“Voi – è stata la sua esortazione – dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di Don Diana. Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola, la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità”. IN ALTO IL VIDEO della visita alla tomba di Don Diana, sotto la cerimonia all’istituto “Guido Carli”

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