Santo Domingo, al Museo di Storia un’esposizione sul popolo Taìno

di Antonio Arduino

Il museo di storia di Santo Domingo, in attesa del completamento dei saloni espositivi, propone un’interessante esposizione temporanea che racconta del popolo Taìno. Un popolo indigeno che abitava l’isola di Hispaniola quando arrivò Cristoforo Colombo. – continua sotto –  

Questo popolo, che si definiva “Taìno”, che significa “gente buona e amichevole”, proveniva dalla foce del fiume Orinoco in Venezuela e, seguendo le correnti marine a bordo di canoe, giunse nell’arcipelago dei Caraibi intorno all’anno 700 dopo Cristo. Insediatisi, trovarono resistenza con i Caribe, gli indigeni che abitavano l’isola. I Taìno stavano per essere sconfitti dai Caribe ma l’arrivo di Colombo cambio tutto, al punto che inizialmente trattarono i nuovi arrivati come degli dei.

Successivamente si accorsero che gli spagnoli avevano intenzione solo di sfruttare le potenzialità del loro territorio e loro stessi trattandoli come schiavi, obbligandoli a lavorare nelle miniere d’oro e nelle piantagioni coloniali, impedendo loro di curare la terra privandoli dei raccolti necessari alla sopravvivenza e facendone morire tantissimi di fame e di malattie importate dalla Spagna. Al punto che il vescovo Bartolomeo de Las Casas scrisse nel suo diario che al momento dello sbarco di Colombo risiedevano a Hispaniola circa 400mila Taìno e trent’anni dopo erano arrivati all’estinzione, riportando numeri precisi nel diario in cui si legge che nel 1508 i Taini erano circa 60 mila su tutta l’isola e nel 1531 si erano ridotti a meno di 600. Però, molti riuscirono a salvarsi fuggendo in zone non controllate dai conquistatori. Ancora oggi molti caraibici, soprattutto a Cuba, Porto Rico e nella Repubblica Dominicana, sostengono di essere discendenti del popolo Taìno.

Naturalmente, questa è una sintesi di una storia molto vasta che può essere appresa leggendo le varie tabelle esposte nel museo, a partire dalla sala d’ingresso. Occorre avere pazienza per leggere tutto quanto è scritto, ma è estremamente interessante e l’interesse aumenta quando si raggiunge la sala espositiva dei reperti raccolti negli anni da archeologi e specialisti del settore. Reperti che parlano delle tradizioni, delle usanze, delle attività del popolo Taìno illustrate a gruppi di studenti dominicani portati in visita al museo dai loro insegnanti e da guide specializzate affinché possano conoscere le loro origini. IN ALTO IL VIDEO

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