Sono negativi i test del dna sulla 31enne sudamericana “attenzionata” che si sperava fosse Angela Celentano, la bambina di 3 anni scomparsa il 10 agosto del 1996 durante una gita con la famiglia sul Monte Faito a Vico Equense (Napoli). – continua sotto –
A renderlo noto è l’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia di Angela Celentano: “La comparazione tra il dna dei signori Celentano e quello della giovane donna attenzionata purtroppo non vi è corrispondenza genetica”, fa sapere il professionista che coordina una squadra di consulenti composta dall’avvocato Enrica Visconti, dal generale Luciano Garofano e dal social team della Manisco World, presieduto da Virginia Adamo.
“Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa”, ha dichiarato Catello Celentano, padre di Angela che, con la moglie Maria e le figlie Rossana e Naomi, ringrazia “quanti hanno contribuito nelle segnalazioni. Noi non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto”.
Una fotografia della 31enne, del Venezuela, modella, aveva riacceso le speranze della famiglia perché anche lei avrebbe anche una voglia di caffè sulla schiena, nello stesso punto in cui l’aveva Angela. Il presunto riconoscimento era avvenuto mentre la ragazza era in Europa per un impegno lavorativo nel campo della moda. – continua sotto –
Il prelievo del Dna non è avvenuto seguendo le normali procedure di identificazione: a metà gennaio un collaboratore dello studio dell’avvocato Ferrandino ha incontrato in un Paese del Nord Europa la ragazza sospettata di essere Angela e ha proceduto al prelievo del materiale genetico, spedito poi allo studio legale a Napoli. Da qui il materiale è stato inviato a un laboratorio di fiducia, specializzato nell’individuazione di profili Dna, dopodiché si è proceduto al confronto del profilo genetico della ragazza sudamericana con quello dei coniugi Celentano. Confronto risultato negativo.
