Tesseramento Pd, caso di “doping” a Gricignano: “Iscritti a nostra insaputa”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Scoppia anche a Gricignano un caso di “doping” nel tesseramento per il Partito Democratico. – continua sotto –

Mentre in tutta la provincia di Caserta sono in corso verifiche per accertare come possa essersi registrato un numero di tesserati superiore di tre volte rispetto al 2020, in netta controtendenza con il calo di consensi subito dal partito alle elezioni politiche tenutesi solo pochi mesi fa, a Gricignano c’è chi denuncia di essere “tesserato a sua insaputa”, addirittura insieme a familiari (padri, madri, fratelli, etc.), risultando incluso, non si sa come, negli elenchi degli aspiranti piddini. Non è ancora chiaro a quanto ammontino esattamene le iscrizioni anomale.

Da parte sua, il circolo locale del Pd, guidato dal segretario Gianmaria Ledda e dal presidente Antonio Guida, riunitosi nella mattinata di domenica, condanna questo fenomeno e fa sapere, come già annunciato ieri dal commissario provinciale del Pd, Francesco Gatto, che sono in corso accertamenti e verifiche per chiarire quanto sta accadendo sia a Gricignano che in tutta la provincia, affinché eventuali “brogli” siano denunciati agli organismi di controllo del partito per i dovuti provvedimenti sanzionatori.

Una vicenda che, secondo molti, rientrerebbe nella “guerra” tutta interna al partito, tra il deputato Stefano Graziano e il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero per il “predominio” sul territorio casertano, forse ad opera di qualche “pasdaran” che, a prescindere da qualunque sia la sua reale intenzione, non farà altro che produrre il rischio di “prorogare” il commissariamento del Pd casertano, oramai da tempo immemore in preda a un “conflitto tra bande” per interessi che, probabilmente, nulla hanno a che fare con la politica.

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